Approfondimenti
Lo spettro visibile di Antonio Francesco Perozzi
Ctonie
Anche nella realtà esistono
le forze ctonie e la loro
missione biologica: Dio
creò grandi balene perché le terre
temessero. Ancora oggi l’origine
del canto è discussa, ma esistono
buone ragioni per credere
trattarsi di cetacei – femmine –
quando la rotaia stride o il deserto
ribatte l’eco, cetacei
che salgono a riprendersi qualcosa.
Oh, come riesce bene fare finta, negare
che la creatura è un sisma…
*
Ermeneutica dei vertebrati
I. Pisces
Si trovano nell’acqua le ragioni
della respirazione; invece della
sfida all’apnea si faceva un tempo
una melma di compattezza scura:
corpofluidoambientevitavescica
e un taglio nella gola per l’ossigeno.
Quando si levarono dal fondale
i pesci protostorici figliarono
mascelle e modi sacri a sopravvivere,
come il petto bicolore per farsi
sole o abisso all’evenienza. Lontano
ecco gli squali-cartilagine, occhi
cavi, caccia e conoscenza del sangue;
sotto, le colonie e la religione
dei banchi; ancora sotto la saggezza
di essere ciechi. È questo il mare: il filo
magro che nasconde l’agitazione
delle murene, il sopore che imbeve
d’ossigeno la fame piatta, mentre
il silenzio sopracqueo comanda
coscienza, e i continenti si diliscano.
*
Lagunare
Ci bagniamo nella laguna per
non riconoscere più la specie
diversa della pelle/del liquame/
degli stomaci/delle squame che
si fanno sulle onde se il vento
Quando scegli l’immersione/la
morte per acqua/lo sfaldamento
dei fuochi fatui dell’illusione, la
laringe idrica rintraccia
chiazze d’ossigeno sul fondo
La pozza colata dalle esse
delle colline stagna, ora che
Giove guida l’eclittica; poi
la consunzione diurna/il caos/
asciugandoci noi ricomporci e
piangere il vizio/lagunare
Antonio Francesco Perozzi, da “Lo spettro visibile” (Arcipelago Itaca 2022)
Fotografia di Sebastião Salgado
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