Cade il fiore dalla bocca - Alessia D'Errigo
Cade il fiore dalla bocca, quello che ho colto con la lingua avantieri,
quello che nel sonno si faceva vena, e la carne, fabbisogno,
fabbisogno di vischio, per le tue mani, per il silenzio aspro del tuo pene,
ci costruirei una babele, mentre aspiro forte il sudore del letto,
e i fantasmi si sgretolano in pulviscoli d'aria, e battono le cosce,
e la bocca, una nave, un solco d'acqua liscio a premere il cuore.
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Commenti
è difficile
parlare di sesso in poesia.. lo è ancora di più cominciando con un verso che "ricorda" una canzone di battisti.
ci può essere una "pornografia" poetica e una poesia pornografica. qui non ravvedo nè l'una nè l'altra.
Nessuno voleva fare
Nessuno voleva fare pornografia in nessun modo, almeno in questo caso,
quindi è bene che non lo sia.
La ringrazio per il commento. Alessia
Nessuno voleva fare
Nessuno voleva fare pornografia in nessun modo, almeno in questo caso,
quindi è bene che non lo sia.
La ringrazio per il commento. Alessia