il topocheballa è giovane ed è pulp.

ha tredicianni e non gliene frega un cazzo.

pensa che tutti quanti pensino come lui.

sichiama autoreferenzialità

ma lui stesso non lo sa

un incrocio pericoloso tra auto (che non c’entra un cazzo con la golf che vorrebbe comprarsi perchè ce l’ha suo padre)

e riferimento.

un pò come se la bussola avesse solo il nord (che non c’entra un cazzo con la lega nord anche se pure loro soffrono della medesima patologia)

il topocheballa pensa che tutti ballino perchè lui balla

per definizione non può essere felice perchè quando vede qualcuno che non rientra nel suo stesso schema si infastidisce o lo etichetta come coglione.

per definizione non può essere felice se non quando si scorda di ballare.

quando il topocheballa non balla sogna il treno.

per anni ha dormito sopra una stazione, a volte dentro, a volte su un materasso abbandonato sui binari di una linea morta. una metafora straziante della sua condizione interiore.

ma il topo è metro di giudizio del mondo intero, non conosce introspezione nè autocommiserazione e si è candidato sindaco di comacchio.

nel suo programma il topo ha inserito l’ampliamento della stazione e l’abolizione del tempo. ama contraddirsi. ha la stoffa del politico ma ancora non lo sa.

https://www.youtube.com/watch?v=P3nALkeKrlY&list=PL04F7558FEBB19B16

progetta un vagone a testa che mantenga la gente in movimento al posto del ballare ci saranno i campi di grano che si muovono e qualche pezzo di musica country di terry reid in filodiffusione to be treated right. mentre i nostri sensi si scioglieranno e non avremo più voglia di fare a botte o di nasconderci dentro i nostri vestiti e ruoli sociali e il tempo e lo spazio senza alcun valore ruoteranno intorno alle nostre rotaie personali. non saremo più noi a scendere e a salire con la preoccupazione del dove e del quando andare. ma una sensazione di serena marea e di vento estivo ad accompagnare le nostre personali lontananze.

il topo si è candidato sindaco

ha ricevuto solo sei voti

e due si erano sbagliati

dando la colpa alla poca pubblicità iltopocheballa sta sviluppando una nuova offensiva. non ce la fa proprio a tenere la coda ferma.

la guerra è guerra e vinceremo.

letto su un muro ma non sa chi l’ha detto

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