Poesia triviale di amore e morte
Mi condusse nel bosco della fiducia
e abusò della mia benevolenza,
per ore
senza dire una parola
raccontò tutto del suo ego
e me lo mostrò,
con colpi ritmati di piacere
strofinando la mia schiena nuda
sulla corteccia del nostro
talamo fogliato.
A mò di anello
con la fascetta rossa
dell’ultimo Partagás
intorno al dito raggrinzito
da umidi connubi solitari
le chiesi di unirsi a me
sul baratro di un bucolico caos.
Bifolco vuol dire
due volte folk
ed eravate coppia impopolare
di verderame e stanchezza.
C’è gente che
è vestita bene
solo da morta,
e allora lei morì
per vedersi bella
dal cielo.
L’eleganza nella bara
di castagno voyeur
testimone legnoso del loro
giovanile amplesso
fece dimenticare
l’indegno barcollio da birra
tornando di sera, ormai vecchi
da terre lavorate bestemmiando
irrigate con lacrime di pelle
e le risate in vita
dell’intero paese.
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