La ragazza si usa in terza persona per restare distante da sé stessa.
— La voce sbaglia analisi :: lo schema incastra la visione relegandola ad immagine.

Fase 1. Imperversa quest’inverno, e intanto va in scena l’autunno. Un punto fermo annoierebbe anche il più illuso degli uomini, ma qualsiasi meta ha il potere di render ciechi, rendendo vano il viaggio.
Il ghiaccio ha ricoperto i mobili ed io sono arredata di trasparenze. Brucia la scultura di cristalli, e tante piccole edelweiss mi crescono pornografiche di puro bianco tra i capelli.
Non ho mete, solo una vita da vivere.

La ragazza soffre di una notevole introversione, l’assenza di pudore crea un conflitto con gli inneschi educativi destabilizzando la personalità. La ragazza si perde di vista.
— Mal sopporto le gesta ormonautiche femminili :: sono nata uomo.

Fase 2. Io sono il nulla che ti rappresenta. Se mi guardi riesci a vedere la bellezza che ti sfugge. Se mi guardi chiudi gli occhi e scompari. Un loop da cui non si ha scampo, un ripetersi costante che mi ferisce mentre ancora mi chiama il tuo viso mentre ancora la voce tace.
Tace.

La ragazza presenta caratteristiche maniaco-depressive. Non è collaborativa, peraltro.
— Peraltro. Per altro. Per l’altro.

Fase 3. Profaniamo il sacro, se fossimo nuvole saremmo i gigli del cielo. La salvezza non esiste, per questo sono libera. La libertà non esiste, per questo posso essere.
Essere. Le vene come radici: io germoglio. Natura morta.

La ragazza.

Fase 4. L’indifferenza che genera contatto mi spaventa. Il contatto fa la differenza.
La voce, sempre mi parla dentro le orecchie un sussurro indicibile.

5.
numero primo gemello.
Sono acqua, a prescindere dalla sete.

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