VUOTO E MANCANZA
Fioriranno lanterne
su questo campo di stelle nere.
Getterò le mie scorie industriali in fondo alla piazza,
dove le anime dei giovani danzano, inarcate
a divorare la galassia.
Comunque,
le zavorre dell’anima servono a non farla evaporare
eterea
dietro alle code lattescenti delle illusioni.
Voglio spalancare le labbra
per infilarmi, braccia e piedi,
all’interno del mio vuoto
e riempirlo di me soltanto.
Fioriranno lanterne
e illumineranno la mancanza
e martellerano il volto beffardo delle illusioni
perché il loro sangue, finalmente,
abbeveri le arterie disseccate del desiderio.
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