volo stancante, lungo. sono a bangkok, parto oggi o
domani per il nord, confine con il laos.
clima tropicale. marianna
studia tanto. io mangio tanto, baracchini ovunque, cibo buono. gita
sul fiume, a chinatown.
difficile dire adesso cose precise. riesco
soltanto a scrivere appunti.
tu come stai, gli anni li fai il 30 se
non sbaglio.
il nuovo testo è diverso dagli altri. forse migliore, non
so. i commenti sono stati molto lusinghieri.
ti scriverò dal nord,
dove ci sono soltanto contadini e campi di riso.


ti scrivo da lopburi.
ho acceso un incenso per te (e anche uno per me), sotto una
statua di buddha.
ho capito che bisogna difendersi dai macachi. e
diffidarne.
ti scrivo da una minuscola stanza. di fronte a uno
specchio.
intorno una campagna nuda.
palmeti, alberi che non conosco.
tempo buono.
aironi nelle risaie.
qui la gente mi osserva. non vedo
stranieri.
in hotel sono arrivato in una portantina a pedali.
non so
dire dove è un centro.
la città ha l’odore di bangkok nauseante.
a bangkok mi sono ammalato. due notti e un giorno a letto.
odore dolce,
cibo dolce.
non voglio mangiare cibo locale. mi nutro meno. sono
dimagrito.
i miei denti sono sbiancati perché non bevo tè ogni giorno.

questa notte, al più tardi domani proseguo per il nord. per chiang mai
che è tra le montagne.


eccomi a nord.
seduto nella veranda di una pensione.
la mia stanza è
foderata di teak e non ha il bagno.
il villaggio conta tre o quattro
templi.
vedo giovani monaci con le tuniche di colore acceso.
il fiume
scorre accanto.
è un fiume pigro. quasi secco.
siedo su una poltrona
che pare un trono.
la veranda è affollata. ora di cena.
ho dormito
tra l’una e le quattro. la zanzariera è bucata.
il materasso sta sul
pavimento. però è pulito.
ho un ventilatore.
tutta la notte in
treno.
i locali seduti in terza. noi stranieri distesi al riparo delle
tende.
le porte aperte. un mutilato sulla piattaforma aggrappato a una
ragazza.
uno fuma.
non ho dormito bene. la luna era rossa.
ho visto
territori senza luce. stazioni illuminate.
luoghi vuoti.
luoghi
parati a festa senza uomini e donne. vuoti.
templi vuoti. case vuote.
stazioni vuote.
luoghi in attesa. o semplicemente vuoti.
domani forse
a chiang mai che è una vera città.
dammi tue notizie. se sei curiosa
chiedi.

 

Nota biografica:

 Claudio Salvi, Milano 23/12/1976. Pubblicazioni: Album (Arcipelago Itaca Edizioni, 2016) a cura di Renata Morresi, postfazione di Giulio Mozzi. Altre pubblicazioni: gammm.org; nazioneindiana.com; vibrisse.wordpress.com; leparoleelecose.it; argonline.it. Ricercabo 2016 (Bologna, 2016). Riassunto di Ottobre (Bologna, 2016). Partes Extra Partes (Firenze, 2019). Prove d’ascolto (Roma, 2019). 

 

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