AL MATTINO

I tuoi piedi hanno
dieci scelte tra l’erba, forse
una scivola con la rugiada
sulla fatica della formica.

Eppure nella notte le stelle
sono immutabili, come il disegno
di mia sorella: è rimasto nel cassetto
tanto tempo,
e la scelta è tornata di mattino -di buon’ora.

Le betulle sono sorridenti
e nel secchio si forma un vortice:
il vortice che s’interrompe
sulle braccia del vecchio contadino.

DIATRIBA

Quale strada grava
sulle spalle, di vetro frange
l’eco
in mille misure.

La curva disegna
falene, sere di maggio
tremolio frenetico
agli incroci.

L’unico chiarimento
di vita è sul tavolo

nel mezzo.

ECO

Al mio fianco è nato un albero vermiglio
e la corteccia delinea
insenature fantasma – trasparenze.

Il grido non ascoltato
riecheggia nel petto
e inghiotto sangue:
dunque non ricordo l’infanzia
a cui fino a ieri la memoria
era appesa sul davanzale.
Ora, aspetto qualcuno che desto
legga la frequenza del battito
qualcuno che raccolga
la foglia caduta.

IERI

D’estate ho ascoltato una storia
di occhi grigi,
l’ho dimenticata ieri tra i passi.

D’inverno era quasi tardi
e le mani – in preghiera
varcavano l’istante:
ho sentito qualcosa sui peli
dritti,
ho capito che era già passato.

QUALCOSA DI BUONO

Stanno di lato
la domanda e le due risposte.

Comincia così la vita
nel dubbio di sbagliare;
per fortuna c’è una sedia
                          [per pensare,
il tavolo scricchiola
da quasi trent’anni
ma è una grazia
riconoscere con un dito
un’imperfezione.

C’è qualcosa di buono nel forno
e la scuola è finita;
fuori la lentezza
addormenta una cicala
e il vecchio insegna
che si può
anche cadere.

 

Nota biografica:

Finucci Luigi nasce il 15 05 1984 a Fermo,dove risiede. Scrive poesie da sempre ,una passione che nasce dal bisogno di esternare le sensazioni e gli stati d’animo, che spesso si scontrano con la realtà circostante, altre si fondono con scenari idilliaci. Dopo i primi approcci alla scrittura poetica, è nata in Finucci anche l’esigenza di dare importanza alla scrittura, di ricercare nella parola la sua valenza salvifica. I maggiori successi sono venuti negli ultimi anni con un pubblicazione a sue spese intitolata “Poesie”, una pubblicazione di una mia poesia intitolata Arcobaleni all'interno di un'antologia intitolata Ele-Menti di Vita, Finalista al concorso nazionale Pelago 968 con la poesia “Cielo di Sarajevo” e al Concorso Poesis 2015 con la poesia “Il Suono delle Barche”.

Nel 2013 pubblica una raccolta di poesie intitolata “L'ultimo uomo” edita dalla Casa editrice Giaconi Editore di Recanati.
Nel 2014 è stato poeta in residence al festival “Armonie della sera” insieme ad Eugenio de Signoribus , nei posti più suggestivi delle Marche.
Nel 2015 sempre per la Giaconi, pubblica un libro illustrato di poesie per bambini intitolato “L’Aspirante Astronauta” sullo spazio e sull’importanza dei sentimenti.
Nel 2016 esce per Eretica Edizioni “Le prime volte non c'era stanchezza”, raccolta poetica.

Ora collabora con Bibbia d’Asfalto:Poesia Urbana e Autostradale ,rivista di poesia contemporanea.
I suoi componimenti sono presenti in diverse riviste e blog ( Penne Armate. In.Arti.Poesia, Pastiche Rivista, Versante Ripido, Words Social Forum, Obiettori di parole, Poesia:femminile singolare)

  

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