L’Est non è l’Oriente

Il suo Paese
è stato l’insediamento della Certezza
medaglia e podio d’oro,
dal profumo d’alloro, le conserve
la visita cortese,
il malbianco negli aranceti
e si ricorda appena delle pene
ha il tramonto nella fusoliera degli occhi
la maschera di un velo
fra i capelli e gli anni che son venuti.

***
Ascolta il tardare.
Il metronomo scorre dal braccio al mercato
al di là della cucina, misura le spezie e il presente
si districa in ampiezze,
ha perso la risma della salvezza.

La stirpe è vividdio passata oltre,
siede sui ricordi e sente il flettere delle cavigliere
la vita è stata un palcoscenico di mannaie d’argento
trascinatela via,
i gradini sono gardenie assuefacenti

ma siano i doni delle rose, grandi come rocce
o i boati delle ridde dei gatti, nel porto
e gli olivi che muovono rami di palafitte
(lei) aspira alla pace,
abnorme mistero da letto.

confluenze (l’Harem insomma)

***

All’Harem, si piega la testa
per entrare dalla porta degli uomini,
piegala la testa e l’ombra e attraversa
sia lode al Signore delle tue carni e ai giocattoli di gomma maschia

Piovono archi; la disposizione è carica di pieghe
sotto un cielo rifatto da uno strappo nel soffitto
respira come d’incenso
e sente d’essere ape feconda e regina

si disunisce ciò che la figura guarda
è il logaritmo di un desiderio
il risveglio da ogni letargo
equivalgo a me stessa sottraendoti da malsani pensieri di schiava.

***
“Saresti una musulmana perfetta
con quegli abiti fagotti
non chiami i diavoli nei sensi”
Essa, la colpa primaria,
è negli occhi ittiti e
in questo sarcofago di corpo
mentre si allargano i confini dei gomiti
che non sapevano d’essere offerenti

e mi scuote una senso sopito
Dio è in ogni fede
ma la Madonna della medaglietta della comunione, dove la chiamo
?

L’aggravio vitale

***
Volge ad Oriente.
L’esatto peso di una lacrima
è un costo di liberazione
suddiviso in piccoli metalli colorati
rame per gli spiccioli e per rifornirsi di sale
oro per la fame
l’argento non c’è più,
costava troppo spaludarlo alla (mezza)Luna.

***
La benedizione sparge il sale e il pane
si rintraccia nelle piastrine del sangue
il plasma
Il dono alla sposa è un cofanetto
di gemme da mettere alle mani e alle orecchie
il gioiello al collo
L’atto santo del matrimonio
è la polimerizzazione del sangue e dell’oro
in una catena di anime stordite.

***

Celeste come le buganvillee sulle porte
il cielo è il culto del limpido.
Anche i gatti sono sacri
seppur distratti, come mia madre di ventre
che mi ha perso quando sono nata
nella nidiata sotto un cavolo cupo
e non mi ha ancora ritrovata.

***
Allora aspetto di risorgere
così tornando indietro bestemmierò su me stessa
artigliando con le unghie
ma il viaggio sarà breve
– siate comodi –
dalla riva del Nilo al suo delta
datteri o freselle con pomodori datterini
solo un volo di mosche
a perdersi in una resurrezione.

Nota biografica:

Meth è Simonetta Sambiase. Studi artistici (MIchele Sovente come docente di Letteratura contemporanea) e la passione della scrittura. Libri di poesia pubblicati, Coniugazione Singolare, con la postfazione di Milo De Angelis, vincitore del Woman in Art 2011 e del XX premio Poesia e Donna. Una plaquette Leporis (in)canti matrigni, 2° posto al premio Città di Fucecchio 2012, e 5° posto nel Premio Polverini 2012 e il primo libro Una Clessidra di Grazia, 3° posto del premio Leandro Polverini del 2011. Ha appena pubblicato la plaquette I quaderni dell’agnizione, (Lucaniart ed.) con nota introduttiva di Lorenzo Mari, E’ stata segnalata al Premio Giorgi, al premio San Vitale di Bologna e al II Premio Franco Fortini. E’ fra i finalisti di Verba Agrestia 2012 ed è stata scelta nel concorso per la V edizione di 8 poetesse per l’8 marzo. Varie partecipazioni in antologie di diversi editori , fra cui l’antologia dei 100thousand poets for chance, Fragmenta, A che punto è la notte, Ai Propilei del cuore, Il Coro, Poesiaérivoluzione, Ha curato i progetti culturale di Duplice complice, Senza abbassare lo sguardo, Fibrarosa (inserito nei Biblioday 2012 di Reggio Emilia) e l’operato poetico di Cose Salve (nel marzo donna 2013 di RE) Cura la pagina poetica ElegiaStella sul sito RainStars.net ed è redattrice del blog culturale WSF. Il suo blog di poesie e pensieri vaghi è su WordPress

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