È il 1 dicembre del 1931

È il 1 dicembre del 1931, e nel suo diario annota: “Ho conosciuto Henry Miller. E’ venuto a colazione con Richard Osborn, un avvocato che avevo dovuto consultare a proposito del contratto per il mio libro su D.H. Lawrence. Mi è piaciuto subito, non appena l’ho visto scendere dalla macchina e mi è venuto incontro sulla porta dove lo stavo aspettando. La sua scrittura è ardita, virile, animale, magnifica. E’ un uomo la cui vita inebria, pensai. E’ come me”.
E’ il diario di Anaïs Nin, che da questo momento in poi vi trascriverà le suggestioni di una relazione che durerà vent’anni – testimoniata da un appassionato e fitto carteggio che scambierà con lo scrittore – con sospensioni che si muoveranno tra la di lui moglie, June Mansfield, e lo psicoanalista freudiano Otto Rank.
L’unica figura omessa da questo diario, il grande assente, è il marito.

Frammento tratto da: Storia di una passione. Lettere 1932-53 (a cura di Gunther Stuhlmann, trad. F. Saba Sardi, Bompiani)