Guillaume Apollinaire

a cura di Paola Silvia Dolci

Guillaume Apollinaire,
nom de plume di Wilhelm Albert Włodzimierz Apollinaris de Wąż-Kostrowicky
(Roma, 25 agosto 1880 – Parigi, 9 novembre 1918).
Sospettato di essere l’autore del furto del dipinto della Gioconda
avvenuto il 20 agosto del 1911 al Museo del Louvre;
in seguito a tali sospetti arrestato e incarcerato.

da Calligrammi

Poesia del 9 febbraio 1915

Mi guardo in questo specchio ed è te che vedo mia Lou che mi somigli come l’immagine opposta del mio animo virile forte e tanto appassionato

Con questo cannone da 75 ti mando i baci che ti piacciono il mio amore s’incastra nel tuo amore come se scorresse su un binario del tram Tu sei in un treno lontano Tu vai a piedi A Nîmes piove dalle motrici d’orologeria per Lou VIVA LA FRANCIA buongiorno Lou

Io elevo anche un monumento al dio meraviglioso e dolce sei tu mio piccolo Lou tu sei il dio ermafrodita io t’ho creata e t’adoro divinità sacerdote e sacerdotessa amante uomo e donna ma tu sei anche la vittima che bisogna immolare sull’altare a te stassa mia Lou che sei la divinità lasciva che imploro

Riconosciti Sei tu questa adorabile persona sotto il gran cappello di paglia Ecco l’ovale del tuo viso Occhio Naso Bocca Il tuo collo delizioso un po’ più in basso il tuo cuore che batte Ecco infine l’imperfetta immagine del tuo busto adorato visto come attraverso una nuvola

Le arance di Baratier sono le migliori della Francia Hanno il sapore del tuo corpo caldo come il sole simile a queste arance Ho ricevuto la tua lettera da Toulon t’adoro A PRESTO LOU Qui piove tristemente e sono triste mia Lou

*

Addio mio Lou le mie lacrime cadono

Non ti rivedrò mai più

Tra noi due mia Lou si erge l’ombra

E ricordati a volte del tempo in cui mi amavi

L’ora
Piange
Tre
Volte

Alle tredici e trenta
Andremo dal maggiore
Per sapere se si è pronti a partire
E poi canteremo
Assaliamoli sul fianco
Rantaplan fischia

 *

FRECCIA SANGUINANTE

Io porto nel cuore una ferita ardente mi viene da te mia Lou

LOU M’HA TRAFITTO

Il cuore e io amo Lou

*

L.

La mia sensibilità è diventata acuta quanto quella del gambero al momento del rinnovo del suo carapace

L’uomo propone il suo desiderio e il suo sforzo consiste nell’aprire le gambe della donna A E I O U a e i o u

Una nuova umanità si sta creando più sensibile più volenterosa più libera più amorosa questa nuova umanità è la spirale più celeste dell’uccello è l’angelo stesso e l’antica umanità la detesta e vuole ucciderla

Il sole e la foresta sono miei padre e madre la luna e la collina mammelle della mia nutrice e l’universo infinito è più forte della tua volontà Avantreno nascondi sotto rami di abete il terribile rumore delle mosche d’acciaio che abbandonano bruscamente una carogna Sdràiati sulla paglia questo letto così ben dorato La scorza della betulla diffonde bruciando un profumo balsamico Si brucia neve nel turibolo delle solitudini Le cupole meravigliose dei tuoi seni d’aurora