L’UOMO NERO? | Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Non So Dove

Kill You

Estratto dal diario del soggetto 275 – noto come Uomo Mimetico | Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Non So Dove | Materiale in allegato – CARTELLA CLINICA 275

Eccoti fuori dalla discoteca. 
Sei la mia stella cometa.
Chiavi in mano, corri veloce.
Adesso ti fermi: impossibile
arrivare fino alla macchina
stringendo quelle cosce sode
che hanno passato la serata
a mostrarsi nude ai ragazzi?
Impensabile fare un passo
senza pisciarsi addosso?
Tendendo allo spasimo
i muscoli delle pelvi
ti guardi decisa alle spalle

(poi scegli di rischiare).

Al diavolo, è solo un attimo!
Solo poche decine di metri
nel buio profondo.

Hai freddo, povera Stellina
milioni di brividi
come una colonia di insetti
un formicaio al completo
sotto la tua gonna rossa.
Non è più estate ormai
sta cambiando il clima
ma chi mi vede – chi ti vede.
Così di certo hai pensato
tra i denti che battevano
forte – ed era un ritmo noise
per la paura – il terrore.

Va bene, non c’è nessuno
e speriamo di non incontrare
un assassino, uno stupratore
uno di quei tipi di colore.

Io me li sono figurati così
i tuoi pensieri biondi.

No, non c’è l’uomo nero
qui, dietro di te, nascosto.
Ci sono io che ti ho seguita
(non mi hai saputo prevedere
avvolto com’ero dalle fronde
e vestito per l’occasione
della stessa mimetica tinta). 

Sorpresa!

Chiamami Signor Autunno, se ti piace.

Sotto il sambuco e sotto il pioppo
il culetto accovacciato
si era avventurato
laddove solo nei film horror
un bravo culetto osa.
E la bambina coraggiosa
ha fatto la stessa fine
che nei film horror fanno
le brave bambine.

(19/10/2027)

Resoconto della Dirigente Psichiatra Dottoressa Non Senso, relativamente ai fatti occorsi in data 19/10/2027 | Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Non So Dove | Materiale in allegato – CARTELLA CLINICA 275

Era vestito nel modo giusto
per passare inosservato
come fosse stato uno di noi

uno di voi

un giovane elemento casuale
della massa acefala giovanile.

Aveva scovato un paio di scarpe
verdi, nuove di zecca
al mercato delle pulci
una di quelle rare occasioni
per le quali, dice (insinua)
ha fine fiuto. 

Scarpe di un numero in più
del suo – quindi perfette
per lasciare impronte
a disposizione degli inquirenti.

Premeditare – opporsi
al caso conclamato – operare
la sua farsa militaresca.

Più tardi avrebbe gettato
le scarpe nel fiume
insieme al camice rubato
nel suo ultimo TSO
lasciando che la corrente
portasse via ogni accessorio
via verso il nulla – il Nulla
ed è pressoché impossibile
recuperare qualsiasi cosa
in questo fiume melmoso.

Io stessa ne ho avuta
più volte la prova.

#forbici

Telegiornale delle ore 20.30 | Servizio “Come può un assassino liberarsi del Male? Dibattito sulla severità della pena con particolare riferimento al caso dell’Uomo Mimetico” 

E polizia 
e molto terrore per nulla
e chiacchiere televisive
e più forza nell’ordine
e più controllo delle paure
ma il Male va via lontano
da tutto questo rumore.
La ragione brancola nel buio.

#vivisettore

* In questa rubrica, a cura della Dott.ssa Valeria Bianchi Mian, le domande superano di gran lunga ogni possibilità di risposta. Quindici mesi di carcere per il marito che “acida” la moglie (vedi il caso di Filomena Lamberti, da me trattato in articoli online), assassini in libertà, la folla leviatana che si lava la bocca scrivendo il Male come affare dell’Altro – non-Me (il male del Male, tuttavia, ci resta sempre dentro), l’Uomo Nero e l’Uomo di tutti i giorni – mimetico, nascosto, sfuggente.

** TUTTI PAZZI PER L’ASSASSINO – necrocultura e cultura della malvagità vanno a braccetto nell’immaginario contemporaneo – https://barlumidicoscienza.blogspot.it/2015/11/tutti-pazzi-per-lassassino-necrocultura.html – Dire: “Quell’assassino!” non ci rende immuni dal nostro stesso Male interiore. Gridare: “Come ha potuto uccidere, picchiare…” non ci dispensa dal cercare dentro di noi l’odio, la radice del gesto potenziale.

Poesie, testi e disegni di VBM