Mariangela Guatteri nuovo soggettario (2011)

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Mariangela Guatteri nuovo soggettario (2011) diyfferx

Si ustionano per sfregamento di punte d’osso coi gomiti come minorati di una o più cose anche non umane. Hanno le tasche riempite; un freddo. Sono fuori dalle tare condominiali, così si rifanno qui la voce. Dicono che mettono lì la busta per essere sicuri che sia vista, bene intesa, poi restituita col dovuto.
Anche se ha cambiato pettinatura, c’è il nome e in anagrafica non ha omonimi. Sono sicuri della propria identità dal momento che i doppi esistenti sono già morti. Assistenza a termine scaduta.
La vetrinetta ricorda che una parte d’osso del cammello può anche diventare una faccetta da esposizione ma comunque non parla. Ha valore, si mostra al pubblico con intenzione poi fanno circolare l’odore della mensa e spacciano dei titoli e delle onoranze.
Sono sempre più numerosi i civili che fanno scorta di antibiotici anche se i comunicati radio del Ministero danno la diffida.

 

Lei spaccia la sua santità per buona ma poi, verso il finire – che è il limite della tenuta – la pancia è fuori norma; così l’aggetto oculare; così il grado che segna la lingua (le interruzioni sono il suo grado di salvezza).
Rileva le piccole abrasioni della cute e le incertezze; vede dei crimini nelle imperfezioni, tentativi.

Lei è sicura di far bene a serrare il perimetro: un grado maggiore di ferocia nella circostanza del corpo, del limite imposto dal ferro.

 

Mariangela Guatteri è nata a Reggio Emilia nel 1963. È co-curatore dei libri bilingui «Benways Series», di «GAMMM» e della manifestazione «EX.IT – Materiali fuori contesto». Ha pubblicato libri in poesia e prosa ed esposto opere visive in gallerie, musei, parchi e in vari altri luoghi e contesti. Da circa un ventennio si occupa della disciplina, lo yoga, che considera essere una propedeutica anche all’attività scrittoria.

Sperimenta materiali e tecnologie dai primi anni Ottanta realizzando lavori visivi e sonori, video e installazioni ambientali. Alcune esperienze artistiche* particolarmente importanti realizzate negli anni Novanta, in un territorio di sconfinamento che è proprio dell’arte, hanno condotto la sua ricerca verso le tecnologie e i linguaggi artificiali dell’informatica, le modalità relazionali degli ipertesti e della Rete, gli oggetti ipermediali, gli spazi sonori, virtuali e collaborativi del Web.

Per Benway Series ha curato il libro di Pietro D’Agostino («Carta da viaggio / Alight», 2014). Recenti pubblicazioni in prosa: Villino svizzero in Semicerchio, LIV, Pacini ed., 2016; Una falsa routine, L’Immaginazione n. 295, Manni, 2016; «La cognizione dello spazio / La connaissance de l’espace» (Benway Series – Feuilles, 2014), in svedese nel n. 67/68 della rivista OEI; «Figurina enigmistica», (IkonaLíber, 2013), in svedese, le immagini e alcune pagine nel n. 67/68 della rivista OEI; “La terra risulta informe e vuota”, da cui le opere visive di Ugo La Pietra, Daniel Tummolillo, Georgia Torreano Herrera, collana Coincidenze, Accademia di Brera, Milano; Casino Conolly, (in «EX.IT 2013», Tielleci, 2013), «Il secondo nome» (Arcipelago, 2012), «Tavola delle materie» (diyfferx, 2012) / Table des matières in Nioques #14 (La Fabrique editions, 2015) / Table of matter (excerpts) in InVerse 2014-2015 (John Cabot University Press, 2015); «Nuovo soggettario» (diyfferx, 2011). Il suo ultimo libro di poesia è «Stati di assedio» (Anterem, 2011 – Premio Lorenzo Montano).

Altri testi recentemente pubblicati:
«Scrivere è conservare la “presenza”», intervista di Gianluca Garrapa [Satisfiction, 6 febbraio 2017]
“Si on veut voir, il faut se déshabituer à voir” [testo per il catalogo della mostra Asemic Writing a cura della rivista UTSANGA, Museo del Parco Archeologico Scolacium, Catanzaro, dicembre 2016]
“La cognizione del meccanismo e la grammatica ovvero la consapevolezza del potere del mezzo” [in versione ridotta e in due parti: L’Immaginazione n. 289 e 290, Manni 2015; versione integrale: puntocritico.eu.];
“Si assume il reale nelle sue varie manifestazioni” [Descrizione del mondo – repertori, 2015];
“Tra libertà e coazione” [L’Ulisse #18, LietoColle, 2015];
“Il linguaggio non è veloce come la luce”. Un a riflessione su «Scanning», un libro di Nicola Ponzio e Paolo Mussat Sartor [Punto di svista, 2015].
“Interfaccia come contesto. Lo spazio installativo OT Gallery”. Interview with Giulio Marzaioli [GAMMM, 2014]
”Homage to Josef Albers” @ OT Gallery, 2014

 * ad esempio:
Swallowing The Time a Digital Signs Project. Eventi sonori con Mariangela Guatteri, Giacomo Previ, Gian Luca Ferrari, Juri Degola, Laboratorio dei Musei Civici, Reggio Emilia, 1998.
La scatola con gli insetti a cura di Enrico Ghedi e Fabiola Naldi, Museo Civico di Scienze Naturali, Brescia, 1998.
Real Time Exhibition n° 22 di Franco Vaccari e a cura di Valerio Dehò, Casa del Giorgione, Castelfranco Veneto, 1996 (booklet + cd rom, Castelfranco Veneto, 1997).
CKCKC – Discipline dell’arte tra nuovi media e tradizione, con Eric Andersen, Mariangela Guatteri, Giovanni Nicolini, Wang Hui Min, Galleria Bianca Pilat, Milano, 1995.
Una conversazione virtuale con Eric Andersen, Mariangela Guatteri, Ottomar Kiefer, Alessandro Mendini e Giovanni Nicolini» a cura di Valerio Dehò, Reggio Emilia, 1995.
Intermedia Project con Eric Andersen, Mariangela Guatteri, Dick Higgins, Wang Hui Min, Ottomar Kiefer, Hermann Nitsch, Ding I, Nam June Paik, Ben Patterson, Wolf Vostell, Chiostri Benedettini, Reggio Emilia, 1995.
CKCKC Project – Virtual Space without Styles and Categories, Giovanni Nicolini e Mariangela Guatteri, 1994.