Alfonso Lentini è nato in Sicilia, a Favara, nel 1951. Laureato in filosofia, si è formato nel clima delle neoavanguardie del secondo Novecento frequentando, giovanissimo, a Palermo l’area di autori che facevano capo a Gaetano Testa e alle riviste “Fasis” e “Per Approssimazione”. Dalla fine degli anni Settanta vive a Belluno dove ha insegnato letteratura italiana e storia. La sua attività spazia dalle arti visive alla scrittura.

Fra i suoi libri: L’arrivo dello spirito (con Carola Susani, Perap, 1991), La chiave dell’incanto (postafazione di Alessandro Fo, Pungitopo, 1997), Mio minimo oceano di croci (Anterem, 2000, opera finalista alla IX edizione del premio Montano), Piccolo inventario degli specchi (prefazione di Antonio Castronuovo, Stampa Alternativa, 2003), Cento madri (vincitore del premio “Città di Forlì”, postfazione di Paolo Ruffilli, Foschi, 2009), Luminosa signora (postfazione di Antonio Pane, Pagliai 2011), Illegali vene (prefazione di Eugenio Lucrezi, EurekaEdizioni, 2015), Tre lune in attesa (prefazione di Giovanni Duminuco, Formebrevi edizioni, 2018), Le professoresse meccaniche e altre storie di scuola (Graphofeel, 2019).

Suoi lavori visivi, racconti o poesie sono usciti a tiratura limitata in forma di libri d’artista autoprodotti o con piccoli editori di qualità come Pulcinoelefante, Fuocofuochino, Babbomorto, Lettere S.Com.Poste.

La sua prima personale risale al 1976. Nelle sue numerose mostre e installazioni tenute in Italia e all’estero propone “poesie oggettuali”, poesie visive, scritture asemiche, libri oggetto, libri d’artista e in generale opere basate sulla valorizzazione della parola nella sua dimensione materiale e gestuale.

Sue opere fanno parte di Archivi e Collezioni fra cui Imago Mundi (Luciano Benetton Collection), MART, Archivio del ‘900 (Rovereto, TN), Fondazione Bonotto (Molvena, VI), Koobook Archive (Catania), Collezione Permanente di Libri d’Artista dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Collezione Carlo Palli (Prato), Collezione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, Facoltà di Belle Arti dell’Università di Selcuk (Turchia), Museo Candiani (Mestre), Museo della Carale (Ivrea), Museum (Bagheria, PA).

Con saggi e recensioni, si è occupato di scrittori e artisti “irregolari” come Angelo Maria Ripellino, Antonio Pizzuto, Dino Buzzati, Filippo Bentivegna.

Ha collaborato e collabora con riviste di ricerca. Attualmente è uno dei principali collaboratori del quotidiano di scrittura online “Il Cucchiaio nell’Orecchio” fondato da Francesco Gambaro.

 

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