Salvatore Pietro Anastasio è un esploratore.

Rubriche: CINEMAFFONDO

Scrive poesia, che qualcuno definisce “parola cinematografica”, che è stata pubblicata in due libretti “Historia” e “In Mater Satura”, e che è stata analizzata nell’ottimo saggio di critica “Gesti d’aria e incombenze di luce” di E. Campi.

Scrive, arrangia e registra musica per diversi contenitori (film, cortometraggi, documentari). Scrive sceneggiature ed è script doctor, ama il cinema ed ha curato anche piccole regie e direzioni artistiche.

Ha organizzato la prima rassegna italiana sullo Studio Ghibli, nel 2004, sottotitolando pellicole come “la Famiglia Yamada” e “Totoro”, allora inediti nel nostro paese. E’ direttore artistico dell’associazione culturale “ottavadarte”.

Si occupa di fotografia, digitale ed analogica. Sue le foto in HDR dell’opuscolo “Il nostro Mare Sicuro”.

Sue le musiche, la sceneggiatura, la direzione artistica del piccolo film “Il marchese Ciminna e lo spirito santo”, primo premio ad Indyvision 2007.

Il suo autore preferito è Mordecai Richler, il suo libro preferito è “Solomon Gursky è stato qui”.

La sua passione è l’alta fedeltà. Adesso ascolta musica con un finale giapponese Accuphase e diffusori canadesi Paradigm.

In inverno, ama degustare Single Malt e Pinot Nero.

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