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La gente non sa cosa si perde – Marco Giovenale
Le prose qui raccolte parlano di alberi, democrazia, psicofarmaci, tasse, doppiaggio, Testaccio, corsi di chef, scatole nascoste, gente che ha il diritto di sapere, impiegati di banca in campagna, recintati. E poi ancora schermi, romanzi morali, mobili in vendita, Poseidone e altri dèi, microfoni e corrieri, locali di successo, per giovani, cantanti e carte di credito, YouTube, levrieri, interviste, e un generatore casuale di repubbliche.
La gente non sa cosa si perde, Marco Giovenale, Tic edizioni 2021
audio: Sono passati molti giorni
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Marco Giovenale vive e lavora a Roma. È tra i fondatori e redattori del sito di materiali sperimentali gammm.org (nato nel 2006). Tiene corsi di letteratura e coordina il Centro di poesia e scritture contemporanee che ha contribuito a fondare a Roma nel 2018-19. È redattore di vari spazi web in inglese e in italiano, tra cui statidellapoesia.it (2020). Cura la collana “SYN – scritture di ricerca” per le edizioni IkonaLíber.
Tra i libri di poesia: La casa esposta (Le Lettere, 2007), Shelter (Donzelli, 2010), In rebus (Zona, 2012, con i testi vincitori del premio Delfini 2009), Maniera nera (Aragno, 2015), Strettoie (Arcipelago Itaca, 2017; premio Feronia 2017).
In prosa: La gente non sa cosa si perde (TIC Edizioni, 2021), Quasi tutti (Polìmata, 2010; edizione def.: Miraggi, 2018), LIE LIE (La camera verde, 2010), Il paziente crede di essere (Gorilla Sapiens, 2016), Le carte della casa (Edizioni volatili, 2020). Prose in inglese: a gunless tea (Dusie, 2007), CDK (Tir Aux Pigeons, 2009), anachromisms (Ahsahta Press, 2014).
Suoi testi sono antologizzati tra l’altro in Parola plurale (Sossella, 2005), IX quaderno di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2007), Poesia degli anni Zero (Ponte Sisto, 2011), Nuovi oggettivisti (Loffredo, 2013), Roman Poetry Festival (Ponte Sisto, 2019).
Con i redattori di gammm è nel libro collettivo Prosa in prosa (Le Lettere, 2009; ristampa accresciuta TIC edizioni, 2020).
Per Sossella nel 2008 ha curato una ampia raccolta antologica di testi di Roberto Roversi. Ha tradotto saggi, prosa e poesia dall’inglese, tra cui Billy the Kid, di Jack Spicer (La camera verde, 2014, a cura di P. Vangelisti). Il suo sito è slowforward.net; materiali verbovisivi in differx.tumblr.com
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