Interviste
Alessandra Greco – Caffellatte
Listen to ale greco 5 aprile-2018-20180405 182748 byFranco Renzi on hearthis.at
A – CHE TIPO DI POESIA TI PIACE DI PROGETTO, DI IMPETO O DI SOGNO? ASPETTI UNADETTATURA O CERCHI DI FAR NASCERE LE PAROLE DAI TUOI OCCHI?
Quando scrivo deve originarsi in me un interesse, devono essere compresenti il movente, l’analisi el’immaginazione e coinvolti in maniera unitaria la mente, il cuore, il corpo in modo che sia possibiledocumentare il reale nel modo più prossimo al sentire che li ha mossi.Mi interessano il metodo documentaristico e il cut-up.Nel percorso, soprattutto negli studi più recenti, il lavoro si è molto stratificato ed è lasciatovolutamente aperto, affinché possa continuare nell’immaginazione del lettore.L’aspetto principale tenuto spesso in considerazione riguarda quello che Andrej Tarkovskij definiva’pressione’ del tempo all’interno dell’inquadratura. le tensioni che esondano dall’immagine visiva e, inquesto caso, all’interno del testo, devono essere costanti, tenute in un gioco di articolazioni che unisconole stringhe concettuali, lasciando che i significati si delineino, veicolati dall’analisi e dall’immaginazione.Questa tensione concettuale si situa in rapporto alla spazialità, quello che in idea si era pensato abita unospazio, il luogo da dove scaturiscono le idee di espressione, e le fa vibrare nello spazio fisico. Bisognaavere uno sguardo critico, trasformare e farsi trasformare, lavorare significati che aggiungono realtà,sempre profondi.Le poesie rimarranno per sempre a richiamare quello che non poteva essere detto. Le parole hanno unostatuto che cela molti significati, nascono da un ritmo interno, uditivo, fisico e visivo, e se esiste“dettatura” che porta il testo a compiersi – molto spesso autori e anche musicisti lo hanno affermato – nonbisogna dimenticare che il pensiero è in continua frizione con il reale, affinché si collimino questo equello, quello che si vede dipende fortemente da questa polarità.
B – SE IL POETA E’ CIECO E IL BIANCO DEI SUOI OCCHI E’ LO SPECCHIO PER LA SUAANIMA, COSA PUO INTRAVEDERE ANCORA DEL FUTURO, SEMBRA CHE VEDA PAROLESCOLPITE NEL LATTE FORMARE LE IMMAGINI, SONO LETTERE CHE VEDE O SONOSCULTURE SONORE?
La parola, è auspicabile, deve venire da un’esperienza reale. Il reale non è univoco. Joseph Beuysindicava l’importanza dell’artista che crea una struttura-scultura invisibile, un’idea che non è visibiletuttavia esiste nel momento in cui comincia ad essere formulata. Quando non si vede, quando si è ciechi,con che cosa si sente? Il pensiero muove il gesto in azione, porta il gesto ad orientarsi. Esiste in effetti unafunzionalità non visiva dell’occhio umano. L’occhio non registra solo immagini ma anche messaggichimici, porta altre informazioni al cervello.
Il poeta osserva nell’atto poetico, assume una di forma di dignità, questa capacità di “stare” con, di con-sentire il tempo in cui vive, dove passato e futuro sono congiunti nel presente attualizzato. Per questo non si può essere auto-compiacenti, ma quanto più possibile critici, perché ci si muove in territori incerti.Dal mio punto di vista guardo alla Scienza (quando il linguaggio scientifico incontra l’arte le possibilitàimmaginative si amplificano) e all’antropologia, i due aspetti vicini sento potentissimi e cerco di riportarlia quello che come essere umano io posso fare. L’essere vivente è un’entità dinamica autonoma in continuatrasformazione in coerenza con le sue circostanze di vita.Se il poeta è cieco allora mette in campo tutti gli altri sensi in modo diverso dal vedente. Se il poeta ècieco e zoppo allora forse sarà veggente. Il mito cinese di Yu il Grande, maestro forgiatore e agrimensore,che percorse e disegnò la mappa della Cina per l’imperatore della dinastia Song nel 1136, aveva messi cheviaggiavano lontano per portare informazioni sui rilievi, si faceva la mappa camminando. E’ sucondivisione e incontro che si porta lontano la parola poetica, perché si riconosce, si “sente”, la preziositàdi qualcosa anche nel silenzio.Il futuro si fa mentre facciamo, non è distante, è già in ogni gesto che compiamo.Le parole poi, non sono nostre, vengono raccolte e riportate, l’apertura verso il mondo e l’umiltà sonofondamentali, bisogna considerare che chi scrive è un tramite e che la scrittura poetica è una forma diintelligenza. La scrittura poetica continua a dire incessantemente che noi senza gli altri non siamo nulla, èun dialogo costante e coerente che si lega alla trasmissione e alla condivisione.
La scrittura sembra un fatto solitario e privato, mentre è sicuramente comunitaria e altruista, anchequando non basata sulla comunicabilità tout court.
C – QUANTO L’USO DELLA GRAFICA DELLA FOTOGRAFIA DEL VIDEO PUO’ AIUTARE LAPAROLA AD ESSERE PIU ASCOLTATA?
I mezzi di cui disponiamo oggi possono aumentare possibilità sensoriali e strutture dispositive, dareulteriori input. La vita oggi richiede un modo sistemico di pensare, in termini di relazioni, di schemi e dicontesto. Ma la parola è potente in sé sola. Prima la fotografia poi il cinema hanno dato un fortissimoimpulso all’immaginazione, alle rapide risposte sullo spazio, sulla comprensione delle nuove istanze nelrapporto tra osservatore e osservato, tra soggetto scrivente e io diffuso. Un libro che se posso consigliereiè “L’Atlante delle emozioni” di Giuliana Bruno, per i riferimenti che vi si trovano alla storia del cinema, acome ha influenzato l’arte, il design, la concezione dello spazio e per l’interessante percorso con cui simostra come siano fra loro solidali questi ambiti di espressione.
D – LA MUSICA ELETTRONICA RIESCE A TROVAR PAROLE CHE LA MUSICA ACUSTICANON TROVAVA?
Non sono un musicista, né un compositore. Posso pensare che il Jazz elaborò l’influsso ritmico delleprime locomotive su rotaia, e che la musica elettronica lavora su suoni e vibrazioni, ritmi e spazialità delnostro tempo. L’invenzione del microfono diede alla voce possibilità espressive che non eranoriproducibili prima di allora. La musica elettronica elabora e introduce sicuramente nuove sonorità chenon potevano essere immaginabili o riproducibili prima.
E – QUANTO E’ DIFFICILE OD ODIOSO O AMMIRABILE COLLABORARE, SCRIVERE AQUATTRO MANI A OTTO MANI, O SOLO IL FARSI ASCOLTARE DA COLLEGHI?CREDI NEGLI ESPERIMENTI COLLLETTIVI O DI ALTRA NATURA?
Le collaborazioni nascono quando un’idea in cui si crede è realmente ricercata, sentita, condivisa, equesto è un fatto raro. Credo nella sinergia. Su questo impulso, nel rispetto e nella valorizzazione deltalento degli autori – musicisti, scrittori, artisti – con i quali si collabora, la forza creativa può divenire unmotore. E’ su questa idea fondamentale che abbiamo affrontato l’esperienza della micro-rassegna PartesExtra Partes qui a Firenze, sull’esempio della sinergia, per questo è stata un’esperienza tanto forte. Sonofortunata.Unire le diversità, nel rispetto ciascuno del proprio modo di lavorare, è fondamentale. Ogni artistalavora da solo, poi però deve avere la possibilità di confrontarsi. La collaborazione è altra cosa dallacompetizione. In questo senso credo nella collaborazione, e molto meno nella competizione.Mi capita, raramente, ma mi capita di sentirmi coinvolta, di elevarmi se un’opera è veramente autenticaed efficace. Lo considero assolutamente appagante, un’esperienza che accresce indubbiamente lo spirito.
F – SE AL POETA E’ NECESSARIA LA POESIA VUOL DIRE CHE LA VITA NON E’ABBASTANZA DOLCE O SALATA, QUESTO VUOTO INCOMMENSURABILE QUESTADIFFERENZA QUESTO SCARTO RIEMPITO OD ESPRESSO DA IL SUONO SILENTE DELLAGRAFICA E DALLA PERFORMANCE DEL GESTO UNITO AL SUONO E A TUTTO IL RESTOCHE RUOTA E CI RINCORRE, LA POESIA E’ UN SINGOLO MOMENTO DI QUESTOCONCETTO O E’ IL TUTTO SENZA EDITING?
Potrebbe essere e l’una e l’altra cosa, se consideriamo il bisogno continuo di sviluppo e di ordine che è lavita. Ogni sistema alterna momenti di sviluppo dinamici a momenti di ordine. Se all’uomo bastassero lecose che ha intorno sarebbe forse tutto più semplice, non avremmo bisogno di chiamarci al vuoto, ma lavita crea in continuazione. La scrittura poetica continua a dire che il cuore dell’uomo è troppo vasto, perquesto deve sempre continuare a cercare, in un sistema che è in costante cambiamento.Sullo stesso versante è anche opportuno dire che l’uomo non ha ancora imparato niente dalla storia, guardando indietro, non dalla storia scritta dai vincitori, ma dalla storia dell’umanità, e che forse stiamocorrendo verso un precipizio, una curva di singolarità inaudita. La scrittura poetica continuaincessantemente a dire anche questo, ad osservare le criticità della vita reale, come focali di allarme.
G – PER TE LA PUBBLICAZIONE E’ CARTACEA? O COME AFFIORA NELLA TUA MENTE E’PUBBLICA? OPPURE SOLO LA PUBBLICHI QUANDO LA SCRIVI? SEI PER CAMBIARLADURANTE LA PERFORMANCE Un testo è privato quando si scrive, è pubblico quando è divulgato. Questo si può dire. Ma se chi scriveè un tramite, quale è esattamente il confine tra pubblico e privato? Durante l’esecuzione di un testopoetico mantengo sicuramente delle costanti che ritengo peculiari al testo, ma si verificano per forzacambiamenti, niente è mai uguale a se stesso. Questo dipende dal contesto, da come ci si sente in quelmomento, ma anche e soprattutto perché non si è soli, ci sono le persone che sostengono, che ascoltano, eportano una forza grandissima. Tutto si trasforma, non si può ripetere un brano credendo di riproporlouguale. Anzi, nell’esperienza della lettura, durante un reading, maturano moltissime idee, si affinano oraffinano l’intenzione e la progettazione. Per questo è importante fare, senza avere la presunzione chequello che si fa sia definitivo, mai. L’azione genera sempre ispirazione. H – SEI PER LA MOLTEPLICITA’ DELLE SFACCETTATURE O PER LA MOLTEPLICITA’ DISINGOLE UNITA’ NON IDENTICHE? Nella molteplicità delle sfaccettature le singole unità non identiche possono servire come riferimento.Non escluderei né le une, né le altre. COSA PENSI DI NIEDERNGASSE?? QUALI ALTRE RIVISTE ONLINE SEGUI E QUELLE CONLE QUALI VORRESTI COLLABORARE….. Seguo alcune riviste online come l’Ulisse, VersoDove, Nazione Indiana, Carteggi Letterari.Penso che Niederngasse offra un ampio sguardo, interessante e stimolante verso la la letteratura, inoltre,che in sito si trovi una sezione dedicata alla musica, è importante, e trovo originali Oroskope Zone eMeteo Zone, definite sezioni ‘climatiche’!Mi piace il significato della parola NIEDERNGASSE che (riprendo dal sito) vuol dire: Gasse, n. Lane,vicolo. Un vicolo o una strada stretta usata come passaggio. Niederngasse, n. Strada inferiore (Wingate,dizionario inglese-tedesco, edizione svizzera). Ringrazio Niederngasse, per avermi ospitata, e ringrazio teper avermi dato l’opportunità di raccontare qualcosa del mio lavoro, cui dedico tanta parte della mia vita. nota biobibliografica Alessandra Greco è nata a Roma, 1969. Vive e lavora a Firenze. Prove d’Ascolto#9 _da studi inediti (2012/2016) fondati su ragionamenti inerenti l’udito, la vista e la liquidità_2016. Tre inediti per la rubrica Flashes e dediche, a cura di Giulio Maffii per Carteggi Lettari, Aprile 2016 Contributo per Descrizione del Mondo, Installazione collettiva d’immagini, suoni, scritture, _Couplets, Relazioni tra i recinti e l’ebollizione, 2016. _La memoria dell’acqua_Grésil sur l’eau pour faire des ronds, silloge inedita, 2013. Un estratto da La memoria dell’acqua_Grésil sur l’eau pour faire des ronds, su: http://eexxiitt.blogspot.it/search? Un estratto dai racconti: http://www.nazioneindiana.com/2013/07/19/drive/ Ryar Web Radio, puntata n° 26 del 23 ottobre 2013, ha trasmesso un ampio estratto dai racconti nella trasmissione
Progetti e scritture reperibili online:
_https://www.facebook.com/events/895893147257674/?active_tab=about
_https://it-it.facebook.com/chiassoperduto/
PartesExtraPartes, micro-rassegna a cura di Alessandra Greco, Simona Menicocci, Roberto Cagnoli, StudioLab
Firenze. Chiasso Perduto Galleria d’arte, Firenze, Aprile 2018
_https://www.nazioneindiana.com/2017/06/29/prove-dascolto-10-alessandra-greco/
Con una nota critica di Luigi Severi.
https://www.nazioneindiana.com/2017/05/28/prove-dascolto/
Dal giugno 2015 al maggio 2016 si è svolto un laboratorio di scritture dal titolo «prove d’ascolto» presso la sede
della galleria WSP photography di Roma (http://www.collettivowsp.org/), che ha visto coinvolti 23 autori [1]. Da
oggi Nazione Indiana pubblica testi e tracce di quegli incontri. Di seguito una breve presentazione del progetto a
firma dei due curatori, Simona Menicocci e Fabio Teti.
_https://www.carteggiletterari.it/2016/04/28/lingua-da-ogni-luogo-3-inediti-di-alessandra-greco-flashes-e-dediche15/
_Rabdomanti, 2016.
progetto a cura di Andrea Inglese.
https://www.descrizionedelmondo.it/rabdomanti/
Texts/voice/morse code: Alessandra Greco, electronics: Luca Rizzatello.
https://soundcloud.com/couplets
Silloge finalista Premio Lorenzo Montano XXVII Edizione, Verona 2013
Opera Prima Poesia 2.0, 2014
http://www.poesia2punto0.com/2014/07/12/opera-prima-2014-finalisti-la-me…
q=Alessandra+Greco
_Press Soundtrack_Colonne sonore dalla cronaca, racconti brevi, ed. QC n° 25, Genova, 2012.
Scritti Parlanti condotta da Stefano Ferrara, voci di Stefano Ferrara e Claudia Fratarcangeli:
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