Avanguardia (IV) RIPASSONE, E IL DISPREZZO DELLA DONNA

 

a cura di Gloria Postuma

L’umanità ha bisogno di sublime.

Il sublime del sublime è l’arte.

Il sublime dell’arte è l’avanguardia.

Topor

continua […]

9. Noi vogliamo glorificare la guerra — sola igiene del mondo — il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore, e il disprezzo della donna.

Le avanguardie letterarie e artistiche dalla fine del 1800 al 2024 hanno spesso avuto una forte dimensione politica, utilizzando l’arte e la letteratura come strumenti di critica e cambiamento sociale. Ma non esageriamo. Va bene tutto, purché si mantenga la suddivisione sociale dell’età di Pericle: uomo libero, donna, e schiavo.

Le donne nelle avanguardie letterarie hanno continuamente lottato per essere riconosciute come creatrici e non solo come muse, spesso producendo opere che sfidano le convenzioni non solo artistiche ma anche sociali e politiche. Nonostante abbiano avuto un ruolo spesso marginalizzato o controverso, all’interno delle avanguardie letterarie del Novecento e oltre, in molti movimenti, sono riuscite comunque a contribuire come scrittrici, artiste, teoriche e attiviste.

Letteratura Femminista e Queer (anni 2000 – oggi)

La letteratura femminista e queer dal 2000 a oggi ha acquisito una crescente visibilità e importanza, posizionandosi al centro di dibattiti accademici, sociali e culturali. Autrici e autori legati a questi movimenti letterari hanno ridefinito le narrazioni sull’identità, la sessualità e il corpo, offrendo nuove prospettive su temi tradizionalmente esclusi o marginalizzati dalle canoniche opere letterarie.

Il contesto storico e teorico

Le letterature femministe e queer degli ultimi decenni si sviluppano nel solco della teoria critica, in particolare quella associata agli studi di genere, post-strutturalisti e postcoloniali. Negli anni ’70 e ’80, l’opera di teoriche come Judith Butler e bell hooks ha aperto il terreno a nuove modalità di pensare il genere e l’identità. In Gender Trouble (1990), Butler problematizza la natura performativa del genere, ponendo le basi per una riflessione che ha trovato nella letteratura queer degli anni 2000 uno dei suoi terreni più fertili. La crescente consapevolezza delle intersezioni tra genere, sessualità, razza e classe sociale ha permesso alle narrazioni femministe e queer di espandersi, dando voce a esperienze storicamente marginalizzate.

Autrici chiave: Maggie Nelson e Jeanette Winterson

Maggie Nelson e Jeanette Winterson sono due figure chiave nella letteratura contemporanea femminista e queer. La loro opera non solo esplora temi relativi al genere e alla sessualità, ma rompe i confini tra generi letterari, mescolando saggistica, autobiografia e fiction. In The Argonauts (2015), Nelson combina riflessioni personali sulla sua identità queer e la maternità con teorie di filosofi come Butler, creando un’opera che è insieme un memoir e un contributo teorico. Il libro è emblematico di una scrittura che si rifiuta di essere confinata in categorie rigide, sfidando i lettori a ripensare le norme di genere e sessualità.

Jeanette Winterson, invece, è nota per le sue narrazioni esplicitamente queer, come Oranges Are Not the Only Fruit (1985) e Written on the Body (1992), dove l’elemento autobiografico si fonde con la riflessione sui corpi e i desideri. Le sue opere recenti continuano a esplorare il tema dell’identità queer e della fluidità sessuale, in un modo che sfida i confini della narrativa tradizionale e impone una riflessione critica sul modo in cui la società definisce e regolamenta il corpo e il desiderio.

Soggettività e corpo nella letteratura femminista e queer

Il corpo è un tema centrale nella letteratura femminista e queer contemporanea. La questione del corpo, soprattutto in relazione al potere, è esplorata sia a livello individuale che collettivo. La scrittura diventa uno spazio per esplorare i limiti e le potenzialità del corpo, nonché per criticare le norme sociali che lo disciplinano. In questo contesto, la critica al concetto di “femminilità” e “mascolinità” come costruzioni rigide è particolarmente rilevante. Le autrici queer utilizzano il corpo come mezzo per sovvertire la dicotomia tra “normale” e “anormale” e per interrogare le norme sessuali eteronormative.

Letteratura come attivismo

La letteratura femminista e queer contemporanea è spesso strettamente legata all’attivismo. Autrici e autori queer utilizzano la scrittura come uno strumento per creare cambiamenti sociali, sfidando le norme culturali e giuridiche che limitano la libertà e l’autodeterminazione delle persone LGBTQ+ e delle donne. Questo impegno politico è evidente non solo nei temi trattati, ma anche nella forma stessa delle opere, che spesso utilizzano strutture narrative frammentate o non lineari per rompere con le aspettative tradizionali.

 

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