Approfondimenti
Via, strada
La filosofia occidentale ha un ruolo eminente, altresí quella orientale ha una dignità notevole e il Taoismo ne è una dottrina. Oltre ad un orientamento filosofico è pure di religione soteriologica della Cina, il cui concetto fondamentale è descritto dal tao, la “Via, strada”, primaria e centrale assoluta dell’universo e della realtà è cioè la ‘strada per eccellenza’ la legge secondo cui si attua l’universo, attribuita al filosofo Lao Tzŭ -sec. 6°-5° a. C.-, la storiografia del secolo scorso lo ritiene una figura avvolta nella leggenda più che diacronicamente esistita.
La dottrina e prassi è l’opportunità per il conseguimento dell’immortalità individuale mediante la presa di possesso del proprio organismo, attraverso tecniche ascetico-magiche e atteggiamenti di inerzia che hanno come scopo finale l’identificazione tra l’io e l’universo.
Il saggio fondante del pensiero è il Daodejing ,Tao Te Ching “Libro della Via e della Virtù”, composto da poco più di cinquemila vocaboli. Il mezzo della rettitudine è l’immortalità individuale mediante una graduale presa di possesso del proprio organismo fino all’enucleazione interna di un ‘corpo alchemico’ non soggetto a decadenza. Al pensiero filosofico si è preferito l’aspetto religioso-sociale, perché è ritenuto una ‘fuga dal mondo’ e del ‘vivi nascosto’ e associato al confucianesimo che dell’eremitaggio aveva fatto una cifra esistenziale per sottrarsi alle dure condizioni della vita associata nei periodi più disastrosi della storia della Cina antica.
Invece, la filosofia mistica connaturale, nel tempo, grazie ad un’indagine accurata con il piano generale della storia delle religioni, la presunta opposizione tra l’essenza filosofica e quella religiosa apparirà estremamente ridotta se non inesistente. La sovrapposizione tra speculazione e fede confessionale si caratterizza come tecnica di realizzazione di un corpo immortale mediante l’esecuzione di norme alimentari, ginnastiche, respiratorie e l’alchemia che risulta preminente, nel loro insieme costituiscono il ‘nutrimento del corpo’.
Alle pratiche riportate si unisce la spiritualità, le cui entità sono insite nel corpo umano e presiedono alle singole parti secondo un ordine minuzioso. Anche da “credente empirico” nel XXIesimo secolo, la ricerca della “Via e della Virtù” che può essere finanche in ossequio all’Oltreuomo Nicciano è necessaria, in modo ‘universale’.
Vittorio Alfieri
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