Ci vuole davvero bene?

Gentilissima Andrea Schneider,
un abietto miserabile individuo chiamato Fernando Pessoa, nostro personale e caro amico, ci ha incaricato di comunicare alla Signoria Vostra – considerando che il di lui stato mentale gli impedisce di comunicare alcunché, neppure a una mosca (esempio di obbedienza e disciplina) che alla Signoria Vostra è vietato: 1. compiere gli anni senza di noi; 2. annidarsi nella copertina di Elia; 3. restare nascosta nel buco dell’acquaio; 4. dissociare noi dall’ingegnere navale Álvaro de Campos. 5. segue lettera.

Piccola calimera,
me ne sto in casa solo soletto, eccetto l’intellettuale che sta mettendo la carta alle pareti (sfido! La dovrebbe forse mettere sul soffitto o sul pavimento?), e lui non conta. E come ti avevo promesso, fanciullina, ti scrivo per dirti, almeno, che sei molto cattiva; eccetto che in una cosa, l’arte di compiere gli anni, in cui mi accorgo che sei eccellente.
Lo sai? Ti sto scrivendo ma non sto pensando a te. Sto pensando alla nostalgia che ho dei tempi in cui davo la caccia ai piccioni; e questa è una cosa, come sai, in cui tu non c’entri per niente…
Non ti stupire se la mia calligrafia è strana. Ci sono due motivi. il primo è che questo foglio (l’unico che ho a disposizione) è troppo liscio, e la penna ci corre sopra troppo velocemente; il secondo è che ho trovato qui in casa una bottiglia di eccellente porto, che ho aperto e di cui ho già bevuto la metà. Il terzo motivo è che ci sono solo due motivi, e dunque non c’è affatto un terzo motivo. (Álvaro de Campos, ingegnere)
 

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  Buon compleanno, boccuccia dolce. Ci vuole davvero bene? La verità è che oggi la giornata si è annodata in un modo tale che se non le facciamo gli auguri col martelletto (tam tam tamtam tam!) non ne usciamo del tutto sane. E poi si è rotta la molla della vecchia automobilina che abbiamo dentro la testa e il senno, che era già inesistente, ha fatto: tr-tr-r-r-r. E poi: vuole bene a noi perché noi è noi, o perché no? O non vuol proprio bene senza né noi né no? O dunque? Auguri? Cin cin? Buoncomple?Ecco, la molla rotta: r-r-r-r-r-r-r-r-r-r-r.

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Ciao. Ci andiamo a buttare a testa in giù dentro un secchio, per riposare lo spirito. Così fanno tutte le grandi donne, almeno quando hanno: 1.spirito; 2. testa; 3. secchio dove mettere la testa.

Cicini, cicini, cicini
in fede,
Pamela e Paola