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Gli angusti limiti del politicamente corretto – Yamina Oudai Celso
Il dibattito intellettuale contemporaneo continua spesso ad atteggiarsi secondo schematismi ormai logori: progressisti /conservatori, globalisti/sovranisti, elitari/populisti, femministi/maschilisti e simili. Questo agile pamphlet evidenzia alcune delle incongruenze prodotte dal pensare secondo le rigide griglie di posizioni ideologiche codificate, che si rivelano particolarmente adeguate davanti a fenomeni connessi all’arte e alla libertà di espressione.
Aggirando la tentazione simmetrica e ugualmente disastrosa del “politicamente corretto “a tutti costi, l’autrice pone il problema di come oltrepassare l’automatismo dei giudizi faziosi, a partire da alcuni dei numerosi spunti di riflessione offerti dalla cronaca recente: le statue dei Musei Capitolini censurate in occasione della visita del capo di stato iraniano, i manifesti della mostra di Tamara de Lempicka oscurati durante il passaggio del corteo papale, l’epurazione del finale della Carmen di Bizet tacciato di incitamento al femminicidio.
Dinanzi a questi e ad altri episodi analoghi, come stimolare quell’attitudine critica che dovrebbe distinguere una platea pensante da un gregge eterodiretto?
Le soluzioni e gli antidoti al botox del politically correct vanno ricercati innanzitutto non la preziosa “scatola degli attrezzi” messi a disposizione dalla filosofia, quali ad esempio il “sapere aude” di Kant o il “pensare contro se stessi” alla Foucault o ancora la pratica sistematica del “sospetto” esercitata da Nietzsche, Marx e Freud.
Il pamphlet (opuscolo polemico o satirico) è un genere testimone della vitalità della cultura di un paese. Nell’Italia contemporanea, in cui tutti dichiarano di essere eretici e controcorrente, diventa più difficile individuare un pensiero realmente “dissidente“, fuori dalle logiche dominanti della comunicazione, in grado di criticare mode, linguaggi e mitologie culturali. La polemica da sola non basta più! Deve associarsi a qualità dello sguardo, invenzione stilistica e forza argomentativa.
Gli angusti limiti del politicamente corretto, Yamina Oudai Celso, Enrico Damiani Editore, luglio 2019
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Yamina Oudai Celso, filosofa, scrittrice e giornalista italiana, ha conseguito il dottorato di ricerca in filosofia all’Università Ca’ Foscari di Venezia e lavora attualmente a Parigi. Ha svolto attività di ricerca e insegnamento in varie università europee e ha collaborato con le pagine culturali di diversi quotidiani italiani. Tra le sue principali pubblicazioni ricordiamo Freud e la filosofia antica. Genealogia di un fondatore, Bollati Boringhieri, Torino 2006.
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