Approfondimenti
LETTERE DA ENDENICH – Robert Schumann
otto stelline
a cura di Filippo Tuena
traduzione di Anna Costalonga
Gli eventi che portarono Schumann a chiedere egli stesso il ricovero in una clinica per alienati non sono riconducibili a una sola patologia, a un solo caso. Vi è un probabile tentativo di suicidio (non comprovato); una serie ripetuta di allucinazioni auditive; una forma di malinconia piuttosto grave che tuttavia non gli impediva la frequentazione degli amici o dei conoscenti. Quanto alle cause di questa instabilità emotiva: una malattia venerea contratta in gioventù; l’alcolismo; un probabile bipolarismo in una fase acuta e senza ritorno. Ancora frammenti, ciascuno con una sua verità. Le lettere dal manicomio di Endenich, qui tradotte e raccolte nel loro insieme per la prima volta in italiano, sono semplicemente
uno dei frammenti di quell’immagine distrutta.
Lettere da Endenich, Robert Schumann, ed. Italo Svevo (Roma), 2017
Robert Alexander Schumann è nato a Zwickau nel 1810 e morto a Endenich nel 1856. Pianista e compositore, è stato tra i massimi esponenti del romanticismo musicale tedesco.
Filippo Tuena è nato a Roma nel 1953. A Schumann ha dedicato una pièce teatrale Fantasmi di Schumann a Manhattan e un romanzo Memoriali sul caso Schumann (Il Saggiatore, 2015).
Anna Costalonga, nata a Milano, vive a Berlino e Lipsia. Oltre che traduttrice, è giornalista musicale.
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