Love, An Index – S – Rebecca Lindenberg

SACRIFICIO, hai sempre detto “non è un gioco equo”
  e io “alla fine va in patta.”
  Ancora credo entrambe siano vere, e
  ancora non siamo giunti alla fine. 

SALE, quando i Romani saccheggiarono Cartagine, narra la storia, 
 cosparsero la terra di sale. Ezra Pound:
 “Difficile scrivere un paradiso
 quando tutte le indicazioni 
 suggeriscono tu stia per scrivere un’apocalisse.”

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SANTIFICARE, “Quando sorge il sole,” ha scritto Blake, “non vedi
un disco di fuoco in qualche modo simile a una ghirlanda? Oh no, no, io vedo
una compagnia innumere degli esseri angelici intonare Santo, Santo
Santo è il Signore Onnipotente.”

SAFFO, ha scritto poesia lirica di cui perlopiù restano
 frammenti. Solo il suo “Inno ad Afrodite” è completo. La chiusa: 
 “Vieni ora da me: liberami dalla dura / angoscia
 e quelle cose che il mio cuore anela / di compiere,
 compile. Sii / mia alleata.”

SENTIMENTALE, non so cosa significhi questa parola. A volte
  lacrimevole, a volte kitsch. Qual è il contrario 
  di sentimentalismo? Riserbo? Silenzio?

CAPPELLA SISTINA, dove ho portato mia madre nel suo primo giorno a Roma. 
   Abbiamo smesso di guardare quando mia madre ne aveva gli occhi pieni.] 
   “L’ho studiata,” ha detto, “non avrei mai immaginato
   di vederla.” È stato il mio giorno più bello. 

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SKYPE, hai girato lo schermo
verso la parete dell’ostello e hai detto, “Ok, vai”
e ho sollevato la maglietta.

SPALATO, Croazia, dopo la morte di Diocleziano, gli indigeni Dalmati, stanchi
di venire saccheggiati, trovarono rifugio nel suo palazzo deserto
e ciniziarono a costruirvi. Qua e là, il suolo è collassato
sulle fondamenta dell’edificio, un oscuro inframondo
di stantio olio d’oliva illegale e frammenti di bombe, tana di ladruncoli.
Passerelle di fortuna collegano queste voragini che raccolgono
palloni da calcio, vecchi copertoni di biciclette, graffiti punk rock.
C’è una strada chiamata “Lasciapassare,” un porto
ricco di yacht sauditi e lance svizzere,
una passeggiata lungo cui si allineano i ragazzi a fumare. Una volta ho amato
un uomo di là. Mi hai mandato con una spedizione archeologica
a condurre i miei scavi personali. Qualcosa in me, sotto
tutti quegli strati di ora-sono-amata, suona ancora vacante.

Senza titolo

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Rebecca Lindenberg è l’autore di Amore, un indice (McSweeney 2012) e di The Logan Notebooks (The Center for Literary Publishing at Colorado State, 2014). Sue poesie, saggi, e critica appaiono in riviste come The Believer, Poetry, DIAGRAM, Third Coast, Smartish Pace, Conjunctions, ANTI, Iowa Review, Quarterly West, e molti altri.