Sant’Elena

Una fregata e non-è-abbastanza! esclamano i Bonapartisti, e chiedono un’intera flotta. È il risarcimento per quanto è stato perso a Waterloo. 
Non è il vecchio traghettatore Caronte bensì il giovane Principe di Joinville che condurrà la missione. Il corteo funebre consta di un riluttante commissario regio, un prete, un medico, un fabbro, un artista; la scorta ufficiale è fornita di pochi fedeli seguaci e dei servitori del suo esilio. 

A mezzanotte esatta, i soldati britannici strappano la grata di ferro e tre lastre da terra. Alla luce di una torcia scoprono le quattro bare di mogano, piombo, ebano e stagno. Aprono l’ultima con cura e il medico solleva il panno di lino bianco.
Lì giace nell’uniforme, medaglie sul petto, cappello sulle gambe come se fosse addormentato: quieto e calmo con il naso deformato, la barba bluastra e lunga, unghie molto bianche. Il suo corpo è essiccato.

Sotto la pioggia battente un corteo di quarantatré porta il sarcofago sulla strada dove viene sollevato su un carro e ricoperto con un drappo viola ricamato con api dorate e le iniziali. Tre giorni dopo, il 18 ottobre 1840, viene mollata l’ancora. L’imperatore torna a casa.

Senza titolo
not today, Satan

L’Imperatore torna sempre a casa, quando non si perde.
La prima volta che ho smarrito l’arcano numero IV ho pianto. Il mazzo era stupendo, composto interamente di lame dorate dal nome pomposo e altisonante. I Trionfi della Vittoria sono caduti in mare dopo un’evasione in massa di oggetti dalla borsa di paglia. Il tubetto della crema solare si è tuffato subito sul fondo, e così ha fatto la spazzola. I tarocchi invece hanno preso il largo lentamente, cullati dalle onde nella notte. Non me ne sono accorta subito, presa com’ero dal bacio dell’amante. Lui era dei Pesci, ascendente Acquario. Io, la sua isola che non c’è.

Senza titolo
you shouldn’t let poets lie to you

Napoleone aveva sempre fallito con le isole. 
“Andremo benissimo assieme: io non ho che otto anni più di te , e tu sei stato a scuola.” 
Sprofondata nel centro dei due materassi, la camera di Mosca odora dei fuochi invernali spenti.
Quando leggo ad alta voce ti svegli e ti muovi.
A me passa la paura. 

* nota bibliografica: i brani per la mappa del tesoro sono estratti da Pocket Atlas of Remote Islands: Fifty Islands I Have Not Visited and Never Will (Inglese) nov 2014 di Judith Schalansky (Autore), Christine Lo (Traduttore), trad. dall’inglese Paola Silvia Dolci