STORIA DEL “LATO B” – (DIA)BALLO ANAL(ITICO) /parte terza

Manara - il mondo è tondo, eh?

 

No, non è solo mitologia da paesello del profondo Sud. Nel web si trovano consigli per le educande, scritture che farebbero arrossire Pierre Felix Louis – Pierre Louys – (Gand, 10 dicembre 1870 – Parigi, 6 giugno 1925). Visitate il Forum “al femminile” (un esempio tra i tanti) digitando su Google: sesso anale per vergini. La vergine che “dà il culo” all’amante (perché non al prete?) rimane tale. Il “diritto” alla prima notte è degli sposi, ma allo stesso marito – prima che diventi tale – o a qualcun altro va il “Prologo infinito”.

Il regalo più carino che un ragazza possa fare è la sua verginità. Visto che quella davanti si può offrire una volta sola, offrite cento volte quella di dietro e farete così molti atti di carità.” 
Pierre Louys

Le osannate vergini “caritatevoli” descritte da Louys sono giovani e sensuali. Ogni orifizio delle suddette è attraente per lo spirito dell’artista e per l’occhio poetico che vede nella giovinezza l’oggetto dell’ambizione vitale, estatica eppur degradante. Gli esempi di paradisiaci scenari corporei comprensivi di natiche “al bagno”, eroticamente offerte, si sprecano e sconfinano, scolpite, tra i versi e i dipinti, pronte per essere rapite – qualora non si offrano spontaneamente. Mi viene subito in mente la mano dell’Ade di Bernini che afferra il fianco di Proserpina (vedi fotografia). Ma il sedere non è solo ciò che viene preso. Esso, si dà, appunto. Si offre, seducente.

Boucher e Fragonard ci permisero di ammirare tutta una serie di ninfe alla panna montata, naiadi ammaliatrici che si trastullano nei flutti con un abbandono inedito, cadono in deliquio e sgambettano, le braccia protese al cielo, gli occhi sgranati e la pelle lucente come il burro” (J-L Henning).

“Non dite: “L’ho vista fottere da entrambi i buchi”. Dite: “È un’estrosa“. Pierre Louys

Le curve del piacere anale sono anche dei maschi, grida qualcuno. Ma certo! Nella pittura del XVII la natica impazza ed è una natica che va bene per tutti: uomini e donne; è la chiappa di Ermafrodito che invita a “piaceri inediti” – rispondo, ed ecco, non posso evitare di citare gli adolescenti dai corpi sodi che fan vibrare Eros nelle liriche di Konstantinos Kavafis. Associazione immediata, se penso alle armonie omosessuali: 

È completamente dedito ai libri –
ma ha ventitré anni, è molto bello,
e oggi pomeriggio è passato l’amore
sulla sua carne perfetta, sulle labbra.
Sulla sua carne pregna di bellezza
è passata la febbre dell’amore;
senza goffi pudori sul tipo di piacere…


 

Sappiamo però che il tempo, ahimé, è malandrino poiché passa come un rullo sopra ogni cosa, anche sopra le chiappe delle fanciulle e dei bei ragazzi.

(da “I rimpianti della bella Elmiera”)


LV

Dell’umana beltà l’esito è questo!
Braccia ritratte, rattrappite mani,
spalle ingobbite; quanto alle mammelle:
niente che non sia vizzo loro resta.
Le anche han fatto la fine delle tette…
E la fichina? Ahimè… Quanto alle cosce:
cosce non sono più, sono coscine
e maculate come salamine.

(C’est d’humaine beaulté l’issue!
Les bras cours et les maines contraites,
les epaulles toutes bossues;
mamelles, quoy? toutes retraites;
telles les hanches que les tetes;
du sadinet, fy! Quant des cuisses
cuisses ne sont plus, mais cuissetes
grinvelees comme saulcisses.)

Francois Villon, Ballate –

Non resta dunque che la Morte con le sua ossa bianche tra Sacrum e Coccix. Il gioco della vita è un gioco rapido e si conclude presto anche per quel gioco che si gioca tra estasi e degrado.

Nelle puntate precedenti ne abbiamo parlato. Del bacio. Il bacio del culo. Il baciare e leccare l’ano è un gesto “estatico”. Questo bacio è un “bacio che si dà al buio: gli occhi sono inghiottiti dalla carne, interamente aspirati da quel buco oscuro. Per meglio dire, è un bacio che acceca. E nel bacio delle streghe è forse proprio questo amore illimitato ad essere così accecante. Per giunta, non potremmo confondere i due orifizi dell’alto e del basso, l’orifizio che prende (bocca) e l’orifizio che rende (ano): è per questo che il bacio del sedere era ritenuto degradante. E che l’ano divenne il grande spauracchio della Chiesa. L’anima non poteva essere compromessa in un bacio simile, non doveva raggiungere il culo nel bacio. Il che, di conseguenza, ha probabilmente contribuito al suo grande potere di attrazione sugli animi forti.
Jean-Luc Henning

Bernini - Ratto di Proserpina
 

Nell’iconografia dei Tarocchi il diavolo possiede gli attributi del maschio e della femmina ma ha un solo culo. Il Sole Nero degli alchimisti comprende la Luna nella propria nerezza e, pur essendo colui che divide et impera, il dia-ballo irride ogni ipotesi di divisione della materia bruta da se stesso: LUI/LEI è tutto. Ti fotte in ogni direzione. E tu? Che cosa fai? Se lo conosci, non lo eviti: lo traduci, lo fai fruttare. Alchimista – devi essere – con la feccia della vita, con le cose oscure.

In sterquiliniis invenitur

La psicologia analitica, soprattutto, con la ricerca che Carl Gustav Jung dedicò all’arte ermetica, offre spunti di riflessione che non possono essere trascurati. Ogni individuo che voglia chiamarsi tale deve conoscere il proprio diavolo. Ogni Grande Opera richiede un incontro con l’Ombra e un procedere per trasformazioni continue.
Mi trovi nella fessura tra il noto e l’ignoto, sembra gridare il LUI/LEI cornuto che ti vuole sottomettere: entra nella grotta, sussurra, e vieni a cercare una luce. Morirai soffocato? 
Sull’omaggio al demonio con sottomissione: http://www.griseldaonline.it/temi/pudore/bacio-spudorato-osculum-infame-mazzitello.html

Morirai e rinascerai con l’acquisizione del controllo: il potere SUL diavolo, o, almeno, quel minimo di confine. Affrontando i demoni nel tuo stesso delirio, tu potrai sperimentare l’estasi della creazione. Un procedere che alcuni artisti conoscono bene. Molto bene. Un gioco del prendere e del dare. Un’impellenza erotica almeno in parte “anale” (ma non solo, naturalmente).

“La creazione artistica implica necessariamente degli elementi di analità. Il consacrarsi in maniera ossessiva, al punto di non riuscire a fermarsi finché la creazione non è stata portata a termine, ne costituisce un aspetto. Un altro aspetto è l’idealizzazione del proprio prodotto. Qui la Milner fa notare come non soltanto l’orgasmo anale proprio della defecazione provochi un sentimento meraviglioso, ma come l’acquisizione del controllo sfinterico rappresenti di per sé una straordinaria conquista…” (Marion Milner – Creatività artistica – Gli Indipendenti nella Psicoanalisi Britannica, Raffaello Cortina Editore).

L’opera (d’arte) passa dallo sterco, dall’incontro con l’Ombra nelle sue forme più mostruose. Passa attraverso il messaggio erotico più “turpe” e lo trasforma. Alchemica è l’arte dello stare al confine tra l’illusione e la realtà. Se la creatività psichica è la capacità di creare dei simboli e dell’esprimere “un simbolismo dei sentimenti” (Milner, M.) per poter arrivare a questo ballo, occorre – è inevitabile – conoscere il “lato B” di ogni luce, quello che annulla ogni volontà dell’Io, quello che l’Io stesso – per poter vedere – può osservare solo attraverso uno specchio che lo rifletta da dietro. 
  
ultimo-tango-parigi

E quindi? Che cosa dobbiamo fare con il nostro diavolo?
Se nel ballo voi e il vostro diavolo interiore avrete entrambi le ginocchia sbucciate, cominciate a chiedervi il perché – poi ne riparliamo.

Buona ricerca del “sim-ballo”.
Divertitevi.

(continua)