Approfondimenti
Gotenberg a Los Angeles (V)
La cospirazione dei mondiali svedesi
a cura di Guido Michelone
Difensore del Djurgården
Il reportage prosegue, a livello narrativo, tra le foreste svedesi, quando irrompe un volto noto ai tifosi giallazzurri: si tratta di Sigvard Parling, ex difensore del Djurgården e soprattutto membro della selezione svedese in quel Mondiale 1958, il quale racconta le intimidazioni subite dal KSP 58. Tra segnali ingiuriosi, lettere minatorie, avvertimenti omicidi, sono tante le minacce lanciate da questo gruppo in fondo ristretto, anche verso altre personalità, da Agne Simonsson ex giocatore del Real Madrid a Lennart Johansson anziano dirigente della UEFA.
Il casting del documentario è di tutto rispetto, poiché ruota attorno a protagonisti della storia del soccer: giornalisti e leggende dell’epopea svedese – tra cui Hamrin stesso – o persino Bengt Ågren (membro del comitato organizzatore del campionato del mondo) suggeriscono che questa organizzazione sia effettivamente esistita. Ma il film è solo purissima finzione: l’organizzazione Konspiration 58 risulta fittizia, cioè inesistente, mentre il cosiddetto storico altri non è che un attore, Bror Jacques de Wærn, che si presenta addirittura con il suo vero nome. L’obiettivo ultimo del regista non è raccontare o spiegare la storia della falsa teoria complottista, bensì mostrare allo spettatore i pericoli insiti in qualsiasi cospirazione. Löfstedt non a caso, in un’intervista del 2004, commenta la finalità del proprio lavoro: “Il film era falso. È stato in parte ispirato da un documentario sulla negazione dell’Olocausto”. Johan considera infatti Konspiration 58 quale ‘satira’ concepita per incoraggiare la gente a mettere in discussione ciò che viene trasmesso dalla televisione, invitando a dubitare e persino a “non credere a tutto quello che vedi”.
In effetti un’inquietante quesito – ben oltre il gioco del calcio – che il cineasta pone a se stesso e alla propria audience, attraverso una regia carica di ironia e di humor, è cosa resterà di un evento storico una volta che tutti i testimoni passeranno a miglior vita per ragioni anagrafiche. E in tal senso occorre meditare su quanto afferma nel film l’ex giocatore Lennart Johansson: “Il modo in cui [la teoria della cospirazione] viene presentata è ciò che la rende così avvincente. Se pensi che questo stia cadendo nelle mani della nuova generazione che non l’ha mai sperimentato e non ne è del tutto sicura… potrebbero esserne convinti”.
Utenti on-line
Ci sono attualmente 6 Users Online