Liberté, Égalité, Fraternité

Liberté, Égalité, Fraternité. Il cineasta polacco Krzysztof Kieślowski ha associato il motto della rivoluzione francese in una trilogia, ai tre colori della bandiera nazionale.

Nella filosofia antica, per Socrate la libertà si raggiunge attraverso la scienza della conoscenza.

Lo stesso per Platone nella declinazione dottrinale pertinente al destino dell’uomo e di tutta l’umanità.

Anche per Aristotele si esplicita nella conoscenza per scegliere poi liberamente.

Con l’avvento del Cristianesimo fu Agostino da Ippona a trattare il valore nel ‘De libero arbitrio voluntatis’, in relazione alla scelta tra il bene e il male.

La questione fu al centro del dibattito filosofico in chiave teologica, Erasmo Da Rotterdam sosteneva che l’uomo era responsabile della propria salvezza, e solo le sue azioni permettevano di giudicarlo.

Differente però era l’idea di Martin Lutero che invece assegnava unicamente a Dio la scelta su chi salvare. L’olandese anche
teologo, in polemica con Lutero sulla questione della libertà scrisse un saggio intitolato “De Libero Arbitrio”. Nella sua opera, elabora una tesi,secondo la quale la grazia che Dio dà all’uomo, non annulla la sua libertà, poiché solamente attraverso il riconoscimento umano all’opera della salvezza, si evita di ridurre l’uomo a semplice “Argilla” nelle mani di Dio.
Il riformatore protestante rispose con il “De Servo Arbitrio”, che è quel concetto filosofico e teologico secondo cui l’essere umano non è libero nello scegliere di compiere ciò che è bene di fronte a Dio e quindi di essergli gradito e così guadagnarsi la salvezza, perché la sua volontà è asservita al peccato e non può fare altro che ciò che Dio considera un male.
Il concetto di servo arbitrio non implica che l’essere umano non sia libero di operare delle scelte nelle questioni della vita ordinaria, benché pure esse siano condizionate da tanti fattori. Secondo la dottrina di Lutero, l’essere umano non può liberamente scegliere tra bene e male. Solo un sovrano e diretto intervento di Dio, lo Spirito Santo lo può liberare con la giustificazione per fede. Con il “Sola Fide” Lutero intende affermare il valore assoluto della fede per la salvezza dell’anima. Questo esclude che la giustificazione e i benefici della salvezza possano essere ricevuti attraverso le nostre opere o meriti. Concetto ribadito nel trattato ‘La libertà del cristiano’ redatto a seguito della bolla Exsurge Domine di Leone X, in cui si esplicita che la libertà cristiana è liberazione spirituale dalla condanna del male, libertà interiore creata dalla grazia.

Nel 19° secolo John Stuart Mill, esponente del liberalismo o socialiberalismo affermava Norberto Bobbio, nel ”Saggio sulla Libertà’ esprimeva che l’individuo è libero fino a quando non arreca danno agli altri: libero anche di esprimere il proprio dissenso dalle idee predominanti, libero di non conformarsi a un modello di opinioni, sentimenti e usanze che la società impone come norma di condotta.

Sulla libertà il pensiero filosofico è molto vasto.

Questo brevissimo excursus in obbedienza all’importanza della filosofia ossia l’amore per la conoscenza e la ricerca e in tal senso la ‘libertà’ è immensa.