Recensioni
AVIDA
a cura di Giuseppe Rizza
Avida (Francia, 2006;) Regia e sceneggiatura di Benoît Delépine e Gustave de Kervern; durata: 83 min.
Presentato fuori concorso al Festival di Cannes nel 2006.
FOTOGRAMMATICA VOL.11
Le labbra sono indipendenti
agiscono motu proprio
mentre i cosiddetti moti dell’anima
altro non sono che corride
con adeguato pubblico pagante
il rinoceronte del tuo cuore
dorme sazio all’ombra
e i flauti suoneranno solo
alla comparsa dei tuoi polmoni
sulla piazza delle mie mani
chi suonerà i tuoi spartiti
quali altri organi rimasti
azzanneranno i cani.
Il non-sense è una tecnica
per tentare di comprendere qualcosa
eppure le gabbie
forse pure le sabbie
sono romanticismi venuti male.
I pesci rossi ignorano
soddisfatti le nostre vite
ad appannaggio dei vetri dell’acquario
mentre i pesci azzurri
conversano bolle fra di loro
ma non abboccano mai
i pesci grossi invece
girano a branchie libere
e la salsedine stria l’abbronzatura
cela le vene
io ad esempio ho bisogno
di fingere di saperne di cinema
per scrivere questi versi.
L’alcool in fondo è un’abitudine
accerchiata
se ti dicono Je t’aime
tu non rispondere con le parole.
I tempi morti godono
di ottima salute
e l’igiene mentale
è un reparto pulitissimo
c’è perfino chi canta
fra i vicoli la notte
per far compagnia ai gatti.
I mobili ti guardano fisso
ma non buttano mai un occhio
i proiettili lasciano il segno
la panciera non si contiene mai
la logica tiene in ostaggio
gli animali dello zoo
non si annoiano mai.
Se menti il papavero arrossisce.
[I versi sono ispirati dalla visione del film Avida, da cui è stato colto anche questo fotogramma]
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