BAMBU’

FOTOGRAMMATICA VOL.4

BAMBU’ 

Se cammini nella neve
le impronte ben presto
ghiacceranno.

Ci sono alberi che
puntano il cielo
con le radici
io invece mi chiamo Alaia
Psyche, Lea,
oppure il nome che vuoi tu
scegli e mi sarà dato
l’inferno no non so dove sia
forse in un piatto di
verdure cucinate male
il germe in un frutto
bacato da un verme
la felicità una possibilità
probabilmente remota.

Le braccia mulinano
realizzano disegni nell’aria
astratti cubisti surrealisti
inseguono le loro stesse mani
per non parlare delle dita
e quello che voglio
te l’ho detto in privato
e l’ho pure detto in pubblico
è baciarti gli occhi (ed eventualmente altro)
dentro una cabina del telefono
visibile pure su google street
senti, appena usciti dal
telefono mi abbracci?

Le bandiere si piegano
e si ripongono nel cassetto
la noia è una malinconia stanca
al pari di tutte queste elucubrazioni
questo elenco di
definizioni con lo smalto
convenzioni dei sentimenti
il matrimonio il divorzio
la fellatio.

Non è detto che tutti
i corridoi siano stretti e lunghi
infatti sognarti è un incubo
e i luoghi li comprendiamo
solo quando li abbandoniamo
e così via.

Errori e complicazioni
fanno parte del gioco
in fondo
della mia vita tutti gli anni
l’unico successo sono i miei sbagli.

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[ I versi sono ispirati dalla visione del film Climax, da cui è stato colto anche questo fotogramma]

Climax, Francia, 2018; durata: 95 min;
Film scritto e diretto da Gaspar Noé. Presentato all’ultima Quinzaine des Realisateurs di Cannes.
   

FOTOGRAMMATICA (Giuseppe Rizza)

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