Recensioni
BEATO COLUI CHE STA SEDUTO
a cura di Giuseppe Rizza
Canti dal secondo piano (Svezia, 2000;) Regia, sceneggiatura e montaggio di Roy Andersson; durata: 96 min.
Vincitore nel 2000 a Cannes del Premio Speciale della Giuria.
FOTOGRAMMATICA vol.10
BEATO COLUI CHE STA SEDUTO
I solarium sono aperti
anche quando piove
l’importante è non far
entrare la luce dalle finestre,
i lustrascarpe in banca
depositano solo monete.
Se le vestaglie di velluto sono sipari
le cosce le quinte
il pube il palco.
Titolo della conferenza semestrale:
Le mani come strumenti di conoscenza
al pari della testa
ogni dito è un sentimento:
il mio pollice destro è compassione.
Le strade osservate dalle finestre
sono orbettini in fila,
le sveglie vanno caricate
in senso orario.
Al Congresso dei Volontari nei Giochi di Prestigio
ti sei complimentata con tutti.
I canti gregoriani commuovono
finanche fuori dalle chiese
e i telefoni sono muti
anche quando contengono voci:
ad abbracciare cuscini
durante le notti di pioggia
non sono solo le vedove.
I cestini sono stati realizzati ugualmente per
essere svuotati come per essere riempiti?
La follia può indurre a scrivere versi
e il mio pittore preferito
fotografa solo sale d’attesa
ma le risposte non sono
necessariamente composte di parole.
La felicità è un commercio,
talvolta un baratto.
I gatti bianchi si muovono solo nelle pubblicità.
L’impiccato è un gioco
a cui dovrebbero cambiare nome
mentre i pomeriggi sono carichi
di autotreni svuotati nella notte,
le corde si spezzano
e dentro palle di vetro
si scorge solo il futuro
a breve termine.
Da troppo vicino non mancherai mai.
Le donne segate a metà dai maghi
non ritrovano mai se stesse.
[I versi sono ispirati dalla visione del film Canti dal secondo piano, da cui è stato colto anche questo fotogramma]
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