GATE

a cura di Giuseppe Rizza

Motherland; titolo originale: Gimtine; regia e sceneggiatura di Tomas Vengris; Lituania; 2019; durata: 96 minuti; La pellicola è stata selezionata al programma Biennale College Cinema e presentata alla Mostra di Venezia

   

VOL.113

GATE

Ciò che è più importante
me l’ha detto mamma
(quindi chissà se ci sarà da fidarsi)
è:
immaginare ci sia qualcosa di importante.

In aeroporto si dorme bene nonostante.

Mamma dice che non si deve aver paura
dove abita lei
raramente gli scaffali sono vuoti
e il vino ristagna nei bicchieri
dei palazzi storici in costruzione
si ritorna sempre ai luoghi del delitto
talvolta per affondare
meglio il colpo.

Il pettine ricompone i pensieri
la luce che sospira
da sotto le porte
non illumina il tuo volto assente
le camicie ambiscono ad essere sbottonate
l’anatomia umana è ancora ricolma di segreti.

Desiderare può servire a
nutrire facili illusioni
la pioggia cade sugli stagni
non dimenticando nessuno
agli autoscontri abbandonati manca la scintilla
le chewing-gum possono tappare buchi
nonno alleva conigli in gabbia
al solo scopo di rinchiudergli
nel forno rosmarino cipolla e patate
papà ha voluto prenotare
un posto all’inferno.
Il passato chiama sempre
almeno due volte.

Le capre adorano fare
merenda con il glicine
i falò sulle sponde del lago
spaventano gli animali notturni

le feste comandate non accettano ordini.

Stai già per diventare preistoria.

 

FOTOGRAMMATICA (Giuseppe Rizza)

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