Approfondimenti
Gianluca Garrapa
a cura di Francesco Aprile
Disappunti: giocare col desiderio dell’arto.
Scopro che si può fare della tridimensione lo spazio di un disappunto.
Ne faccio un paio e dopo cancello tutto.
Il profilo, le foto, lo sguardo rassicurante che fa tanto bene al Potere.
Ma no.
Mi piace creare per cancellare perché il gesto che sottrae è il gesto che attrae altro desiderio.
Un’instabilità monumentale è questa che fa dell’effimero un monumento.
L’ogesto si frappone tra il reale e il potere, tra l’occhio e lo sguardo, tra noi e il mondo e ci distorce l’apparente miseria nella ricchezza effettiva: la creazione.
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