Approfondimenti
I bimbi nuotano forte di Isabella Bignozzi
disegnami il viso di buio lentissimo
disegnami il viso di buio lentissimo
quando scivola l’isola della pioggia
si apre in soffio questa foresta
morendo la voce a crinali di viole
posami sul viso i petali delle correnti
uno stormo di labbra sussurrate in volo
se vieni da me sei arco nel palmo
scafo di sterno all’onda che sale
se tremi e cadi tra le mie croci
si alzano farfalle dai gusci rotti
si gira sul fianco la schiena del mare
(buio lentissimo: da un verso di Francesca Serragnoli)
*
se la lentezza di un respiro
se la lentezza di un respiro
ritrova l’asse senza bilico, diventa
un foglio immobile di profili
riflessi nell’angelo, dove il calice
del mattino indietreggia illuminando
il cuore nella culla degli orfani,
a tombolo sul filo della notte,
orma nuda che preme l’infinito
come un aratro, dove l’oceano
muove la timidezza di un fiore
*
se negli arabeschi delle tue reti
se negli arabeschi delle tue reti
sua maestà il dolore sboccia in trono
come una corolla rossa caldissima,
del gorgo la punta verticale
va nella guglia del bianco e
prova la durata, toccando
tutte le lingue del crimine
allora come senza pelle, sui vetri,
strette attorno le cinghie che volano,
tace nel simbolo ciò che brilla, cruenta
sale una preghiera, di pace senza pietà
freddo sui piani boreali, tremendo
s’accuccia e preme la terra il sangue dei
germogli candidi martoriati
ruota all’indentro graffiando questa colpa,
croce bassa che sente male fino in cielo
*
Isabella Bignozzi, da I bimbi nuotano forte (Arcipelago Itaca 2024)
Immagine: Odilia Liuzzi Photography
Utenti on-line
Ci sono attualmente 111 Users Online