Il fantasma è un rivoluzionario permanente

L’etimologia ci insegna che il fantasma, dal greco antico phantasma, agli inizi della nostra civiltà era un’apparizione, una manifestazione soprannaturale. Lo spettro, invece, ha la sua etimologia nel termine spectrum, dal tema “spec-“, che è base di specere=spicere, vedere, guardare, e dal suffisso “-trum”, che è indicatore strumentale: propriamente, il mezzo per vedere. Con l’andare del tempo, tanto il significato della parola fantasma quanto quello della parola spettro si è per così dire ristretto, a indicare l’apparizione di un defunto. Le teorie che spiegano cosa sono i fantasmi sono molte. La più diffusa, oggi, ci dice che i fantasmi sarebbero le apparizioni di persone morte che, per un determinato motivo, rimangono legate a una condizione terrena. Secondo alcuni, potrebbero essere, invece, delle “fotografie” rimaste impresse in una sorta di pellicola spazio-temporale… Io non so se sia vero che tali registrazioni energetiche si verificano solo in seguito a eventi particolarmente complessi dal punto di vista emozionale. Ma so che molti spettri, quando appaiono, ripresentano all’occhio della mente i propri stati d’animo d’una volta, dando luogo, così, a un fatale, inarrestabile ingranaggio. Tanto da farmi ipotizzare che credano ancora all’eterno ritorno come a un metodo per estinguere la propria pena!
 

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Non è vero, al contrario di quanto mi è capitato di leggere, che una condizione fantasmatica sia una condizione a-problematica. Quando irrompe, ovunque irrompa, un fantasma porta con sé tutta una serie di cambiamenti radicali. In realtà, il fantasma è un rivoluzionario permanente. Non mi risulta che Trockji ne abbia mai scritto, ma, nel caso, ha fatto male. Non c’è nessuno a rimanere tale e quale com’era prima dell’apparizione di un fantasma. Neanche, paradossalmente, il fantasma stesso, che rischia di mandare a catafascio, in un baleno, l’immagine che ha avuto di sé fino a quel momento oltre a quella di chi lo ha visto faccia a faccia, anche solo per una frazione di secondo.

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Mi raccontano due amici spiritisti che i fantasmi sono entità complesse. In quanto infestazioni, frequentano i luoghi della loro morte, quasi sempre violenta. Possono essere molto pericolosi per gli esseri umani oppure, tutto al contrario, comportarsi come se fossero totalmente inconsapevoli della presenza di esseri viventi al loro fianco. I quali esseri viventi, in linea teorica potrebbero essere dei fantasmi anche loro, fantasmi particolarmente bravi nell’arte del camuffamento, in questo caso, così da far credere ai loro colleghi infestanti di essere persone vive e non le loro apparizioni. «Ci sono gli spiriti, i poltergeist e i fantasmi di famiglia. Ma ci sono anche i fantasmi degli animali, e i fantasmi degli oggetti, ad esempio vestiti, spade e armature, indossati o impugnati dai fantasmi di esseri umani, ma anche oggetti fantasma che appaiono da soli, e che a mio avviso sono i più misteriosi di tutti» afferma uno. Mentre l’altro annuisce, e poi aggiunge che in letteratura si registrano anche apparizioni di treni e autobus fantasma.