IMBARCO

 a cura di Giuseppe Rizza

Days of being wild, Hong-Kong; 1991; Regia e sceneggiatura di Wong Kar-wai; durata: 94 min.
La pellicola venne presentata in concorso al Festival di Berlino nel 1991.
                                                                           
                                                               FOTOGRAMMATICA VOL.8

IMBARCO
 

Il suicidio pur non essendo
certo opera di filantropia
lo è chissà di carità
e i nomi propri di persona
non si svelano agli sconosciuti
se vendi bibite fredde.
La noia è una coca cola senza bollicine.

Le parole, lo disse perfino
tua nonna, in montagna
sono affabulazioni
favole all’orecchio
le mie dita a schiuderti il sesso.

Le camicie stanno a contatto con i polsi
i fiori con i vasi di vetro trasparente
se il passato è una melagrana
la memoria è rossa
gli arilli la dimenticanza
e poi i the nelle ore pomeridiane
le tisane nel serale.
Gli orecchini chissà se
comunicano fra un lobo e l’altro.

Ridere è solo un antidoto al piangere,
farsi spazio in mezzo ai sentimenti
è un’operazione d’apnea
una pianta aliena che copre il terreno
baciarsi un’attività onirica
un’abitudine lunare
importata in tempo di guerra.
Mentre io ho le mani
tu puoi oscillare sui fianchi,
ci sono ventilatori in disuso
che girano d’inverno nelle cantine
imenotteri scendono lungo le grondaie
l’importante è tu non mi scriva
né di sabato né di domenica.
I numeri di telefono sono fatti
per chiamare durante la notte.
Così i taxy.

Mi piacerebbe stare con te
ma sono sprovvista di coraggio.

I droni osservano dall’alto
i nostri stati d’animo
gli agrumi vanno offerti a spicchi
(non più di due)
gli orologi vanno
spolverati in senso orario?
Le confidenze vanno rivelate
solo a perfetti sconosciuti
e le febbri possono avere
mille ragioni d’essere
i cuori, se d’oro specialmente
vanno lucidati con frequenza
fino a renderli specchi
frangibili
o ustori.
Ma per te ho cucinato
{durante la notte}
una ciambella all’arancia.

Una mostra di fotografia
per vederti meglio,
i vuoti a rendere
se lasciati fuori dai bar
si riempiono di pioggia,
le lacrime sono
un’invenzione dei condotti.
D’estate le ciliegie maturano in frigo.

{è difficile abituarsi alla
normalità di averti accanto,
quando ci sarò riuscito mi sentirò
invincibile}

la fòrmica un materiale adatto
per tavoli invecchiati prematuramente
laminato plastico su cui
il ghiaccio si scioglie
con estrema facilità.

RI

[ I versi sono ispirati dalla visione del film Days of being wild, da cui è stato colto anche questo fotogramma]

 

Utenti on-line

Ci sono attualmente 6 Users Online