Introduzioni aìl mondo di una badanti polàca

Una buon giorno a i letòri e letrìci, prima cosa io faci presentazione: meo nome è Svetlana e vieni in Italia da Paesi di est in due mila y dodici come badanti. Ho fato in mea vita diversi lavoro, comi cameriera, barista, balerina in una locale publico de Cracovia, segretaria per importanti uomino di afàri, oltri che impiegata in ufici a Varsavia, in lontano due mila y uno.
Ma a parti questo, la mea più grandi pasiòne, si dibìmo dire il vero, è la poisìa. Io legi di poisìa fino da quando ho cinque àni e andava a scuola a Comănești (In fàti la mea madri è di origini romena). Pur tropo, con poisìa, non è posibili chi tu vivi, ogi, in Italia – ma ne mèno ieri in Unghirìa o Giapòne, si dibìmo dire il vero. A questo punto, si penso bene, mi vieni il dùbia che ni suno ha mai, con poisìa soltanta, fato la bèla vita. Che bisogni sempre di lavorare in altra modi per – comi si dice in Italia – tirari a campari. Che poi, si penso bene, campari è anchi un nomi di famoso aperitiva, ma ora mèlio di non alontàna tròpo di argomento.
Argomento è, comi avete senza dubia capito, la poisìa. La poisìa lèta di nascosto, duranti ora di lavoro, mentre anziano dormi sul divano con dentiera in bichìere (con pastiglia frizànti per disinfèta) o mentri il anziano guarda lì fòlie cadere al parco pùblico, di pomerìgi autunale. Poisìa di tuti parti del mondo, di Est, di Ovest, di Italia, di …. non è importanti di dovi. Poesia.
Cosi ci è di più bèlo di poisìa? Forse solo involtini di verza i maiale, con tanta sugo, e formagi di capra, ma dipendi, a volte, poisìa è anche più meliore. Per questi motivi io inizia lavoro di scrivi su rivista letirària, in meo dificili italiano: per spiegari come è posibili trovari poisìa nè la vita di tuti i giorni (e come, in veci, a volte è im posibili), e per racònta di anedoto di mea vita, così semplici, epure così piena di poisìa.
Spero voi non ofende, si in questi mesi il novanta pir cento di parole che io usa è “Poisìa”.

In questa primo numero de rubrica, mi piacerèbi di parlare
di problèma che si parla in Italia da alcuni mesi.

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LA POISIA, IN ITALIA, E’ VIVA O PURE MORTA?
 

Subito io vòrei esprimi meo sgomenta per come una questione tanto facila sembra tanto dificili. Si tu faci badante, prima cosa impara a contròla se anziano è vivo o morto. E’ simplìce: basta chi tu contròla il polso. O pure tu vedi se rispira. O pure ochi: si ti guarda in modo come bambola di porcelàna, è morto; se ti guarda come pesci ne la vasca di pescheria di Danzica (“Złota rybka”, pescheria molto buona, io consilia, in italiano si chiami “Pesce rosso”), à lòra, è ancora ancòra vivo, ma pir poco di tempo.
Torniamo à il punto: questa discusioni su poisia è stupida. Bisogna anchi dire che Italia non è un paise di genti molto in teligènti: si tu guardi ultima venti àni di governo, forse capisce melio comi mai personi dì giornali e scritori non capisci si poisìa è viva o morta. Comi si Berusconi è colpevoli o inocènti: steso tipo di problema.
Una volta, anziano che io curava (chi poi è morto, sia benedèti signori amen) dici: “Berlusconi è inocènti, liberate questi povero uomo!” – e io pensava a meo paise, dove a genti come lui … non so cosa sucedi a gente come lui, ma sto perdendo la fila de il discorso.
Ciò che io debe ancora dire, su la poisìa, è che sicuramente è viva, ma i poèti sono tùti nascosti in picoli paesi di provincia e bisogna di trovarli, per fare lègi i loro versi davanti a tùti. La poisìa è viva per che l’ochio dìl poeta è vivo. Simplìce.
Ne i prosimi numeri di rubrìca, vi porterò esperienza di poeti chi conosciùti durante mea vita e mei viàgi. Per adèso vi saluto tanta, di cuori, state bene, e ricorda che un grande problèma di la poisìa, in Italia, è chi la genti chiede di spiegazioni anche per lì barzelète.

Svetlana Petrova