Recensioni
La poesia di Franziska Röchter
( traduzione e commento di Raffaele Gatta )
bartering
der mensch ist ein falsch konstruiertes wesen
ist er problemfrei ändert er den status gerne
ist´s in der eignen heimat schön lockt ihn die ferne
nicht dialektik praktiziert er / hypothesen
und anamnesen stellt er auf / spezialitäten
sind das erfinden unbekannter schwierigkeiten
gibt es mal kids die sich nie mit den eltern streiten
greift schon das fallbeispiel der späten pubertäten
wenn einer alles hat /die liebe und die güter
fehlt ihm erst recht etwas vielleicht ein kleines manko
was er sich zulegt und erhitzt so die gemüter
all jener die im grunde nix ha´m außer sorgen
weil schon zum monatsanfang ihre konten blanko
warum könn`die sich gegenseitig nicht was borgen?
barattare
l´uomo è un essere costruito male
libero dai problemi cambia volentieri lo status
anche se nella propria patria sta bene sente il richiamo della distanza
non pratica dialettica / ipotesi
e costruisce anamnesi / specialità
sono l`inventare difficoltà sconosciute
ci sono a volte dei ragazzi che non litigano mai con i genitori
questo già rende il caso di una pubertà ritardata
se uno ha tutto / l´amore e i beni
gli manca soprattutto qualcosa forse un piccolo difetto
cosa che lui matura agitando gli animi
e tutti quelli che in fondo non hanno niente tranne che pensieri
perché già a inizio mese i loro conti sono in rosso
perché non si prestano niente fra di loro?
fleisch.los
das ist doch langsam ein bisschen dämlich
ich fühl mich wie im kindergarten
dass man erwachsenen menschen | denkenden
im einundzwanzigsten jahrhundert binsen
weisheiten um die ohren hauen
muss und sollte obwohl das kapieren
derselben am |ein|tritt|ins|un|ter|be|wusst|sein
scheitert wegen dem ||| so war das schon immer
jeder mensch weiß doch getreide nämlich
alle sorten grünpflanzen arten
nicht den verrohten umwegelenkenden
tierquälern anzudrehn impliziert linsen
nüsse und wurzeln selbst zu kauen
vorteil |es schont die gedärme | nieren
forciert auch den eigenen abstand zum schwein
denken | macht den welthunger nicht schlimmer
[und überhaupt wurde ich nur dichter
denn lehrer dürfen nicht politisieren
einer der wahrheit sagt ist nicht richter
von gut und böse |diagnostizieren
muss man doch auch in der anatomie
leichen sezieren |tierfleisch tranchieren
idiopathische euthanasie]
senza.carne
questa cosa inizia lentamente a essere stupida
mi sento come all`asilo nido
che si deve e dovrebbe a persone mature | pensanti
nel ventunesimo secolo sparare banali
saggezze intorno alle loro teste
anche se il comprendere le cose
fallisce all´|en|trata|del|sub|con|scio
per il ||| così è sempre stato
ogni persona sa che il frumento ovvero
tutte le specie di piante verdi
non va consigliato al crudele macellaio
assassino di animali che implica legumi
noci e radici da masticare
vantaggio| protegge l´intestino | reni
rinforza anche la propria distanza dal maiale
pensare | non peggiora la fame nel mondo
[e tra l´altro sono diventata poetessa solo
perché l’insegnante non può politicizzare
uno che dice la verità non è giudice
del bene e del male |diagnosticare
si deve per forza anche nell`anatomia
sezionare cadaveri | intagliare carne d´animale
idiopatica eutanasia]
La poesia di Franziska Röchter* è un osservare scrupolosamente, all´interno di quello che è il mondo quotidiano con tutta la sua indifferenza e intolleranza, le scelte singole e umane che si riflettono nei codici culturali della società ed hanno, immancabilmente, una colpa politica e morale.
Nata nel 1959 vive a Verl ed è attiva nella Lirica così come nella Prosa esibendosi nell´ambito della Slam Poetry. Il tema centrale o l´oggetto poetico della Röchter è il “reale” nelle sue fasi individualistiche, fasi che producono sempre un riflesso e che determinano una produzione esistenziale dagli effetti negativi nel circolo umano. Le sue poesie, d´altro canto, non hanno obbligatoriamente la chiave-politica come base idealistica di un progetto critico, bensì si espongono in una visione morale ( non moralistica ) ed esistenziale come conseguenza. Quello che suona impellente nei suoi versi è una ricerca di umana empatia. I titoli sono sempre emblematici e vi è un forte richiamo critico a quelle che sono le scelte di tutti noi.
L´uomo con tutti i suoi vizi e mancanze che non pratica “dialettica” ma che si lamenta senza cause o ragioni necessarie, anche quando ha tutto. Gli uomini, infine, che non si aiutano, sebbene il problema possa essere comune, vi è quella totale indifferenza che genera non soluzioni. La critica all´industria alimentare che produce in quantità smisurate il prodotto della carne con altrettanto consumo di frumento ed energia, non aiutando, sostanzialmente, a risolvere il problema della fame nel mondo, ma generando un´opulenza nauseabonda nei paesi occidentali: ( la produzione di 1 kg di carne è pari ad un consumo di frumento 20 volte superiore, quantità di frumento che potrebbe essere utilizzata per gli uomini stessi e sfamare più persone ).
Il linguaggio poetico della Röchter, essendo poetessa attiva nella Slam Poetry, rivela spesso una ricerca sperimentale, anche attraverso l´uso alternativo delle “parole”, trovando e smarrendo allo stesso tempo la sincronizzazione con il pensiero logico, come una forma di autolesionismo imploso che si riverbera negli assoluti e nostalgici pensieri di un mondo di cui si ha voglia di ritrovare il senso e nello stesso tempo cancellare con il gesto di una “parola” ricercata, artificiosa. Anche i segni grafici che spezzano le parole trovano spazio, quasi in un codice semiotico di significanti legati a significati da individuare, oltre che nello stile poetico, in una mimesi psicologica della società.
Quando la poesia tedesca iniziò, in particolare dagli anni ottanta, a individuare nella sua essenza poetica l´io come soggetto centrale e dunque progressivamente a smantellare il progetto di poesia politica, come risoluzione ai grandi problemi del mondo, s’innescò probabilmente una visione egocentrica, se non parziale, del mondo e delle cose. La poesia politica della Röchter è una poesia che non ha, per base, una visione progettuale del cambiamento, ma una visione collettiva dell´invertire i sistemi culturali. Questo ne fa, per un verso, un chiaro ritorno a una poesia dal forte impegno civile, dall´altro, un chiaro spunto riflesso dalla politica stessa; una politica mondiale dove le grandi ideologie sono state annullate e l´uomo, cosi come il poeta, diviene orfano urlando verso i “Grandi Padri Assenti”.
*Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Hummeln im Hintern. Gedichte. 1. Auflage. Steinmeier, Deiningen 2009” e “ Haben Sie Komfortstatus?. Slam-Poetry. 1. Auflage. Wunderwaldverlag, Erlangen 2011”.
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