Recensioni
Mark Strand
Strand ci arriva attraverso la traduzione italiana universale di Damiano Abeni.
E’ considerato uno dei maggiori poeti americani (doppia cittadinanza) viventi eppure sembra non averci quasi sfiorati.
Si è occupato di lui un centro di interesse che parte da Donzelli, scarta sull’Obliquo e porta a Civiltà Cattolica.
Ora Mondadori. E per parlare della/con la sua poesia, che si innesca negli anni settanta su su fino a « Almost invisible » (2012), incrocio con la sua importante carriera universitaria e gli studi di letteratura comparata. Però e quindi vi leggo questo « The Untelling », il poemetto che chiude la raccolta « The Story of Our Lives », del 1973, e aggiungo due brani mirati, selezionati tra chi si occupa di poesia in Italia, con un particolare pensiero a quello di Cortellessa che, parlando di una fotografia, spiega bene l’operazione che Strand fa con La Denarrazione, tradotta nel 2005 da Abeni per le edizioni L’Obliquo, Brescia, in allegato un multiplo di Agostino Bonalumi (appena qui sotto o appena sopra il mio contributo).
Qualcuno ha paragonato questi versi alla pratica cinese e giapponese del koan, il problema arguto che un maestro zen usava consegnare a un discepolo perché lo risolvesse attraverso la meditazione, ricavandone il giusto insegnamento. Di sicuro, se la metafora può essere una pratica conoscitiva e la meraviglia una reazione dell’intelletto, Mark Strand, con tutto il suo understatement e la sua sprezzatura, compilando questi list-poems ha saputo insieme divertirci, sbalordirci ed insegnarci a guardare meglio.
[Massimo Gezzi, dall’introduzione di Pollo, ombra, luna & altro]
Ma a rendere totalmente s-paesante l’opera è soprattutto qualcosa che in prima battuta percepiamo, invece, solo per via subliminale. La successione delle tre immagini infatti (con un effetto che in catalogo si perde, purtroppo) sembra, ma a ben vedere non è, quella logico-spaziale rispondente alla nostra ipotetica percezione «reale». Dalla collocazione delle persone nelle tre fotografie, quella che si trova a sinistra (i bambini che giocano) in teoria dovrebbe invece – per riprodurre la «panoramica», diciamo, del nostro sguardo – stare a destra. Con questa semplice inversione dell’ordine spaziale, esplicitando un procedimento che è in realtà all’opera in ogni singola immagine, viene così messa in discussione l’implicita credenza «narrativa» che, volenti o nolenti, attribuiamo alla fotografia nei confronti della realtà.
Eppure la disposizione in serie (come, in questo caso, in trittico) delle immagini fisse, in una sorta di effetto Kuleshov della nostra attenzione, ci induce ogni volta a metonimicamente narrativizzarle, come appunto quando seguiamo un film. Così che l’infrazione di Ballo Charmet – nei confronti di questa sintassi, incongrua e implicita quanto, per lo più, strettamente vigente – ci turba in profondità. La sua non è un’antinarrazione ma, più radicalmente, una de-narrazione: come chiama, le sue, il poeta Mark Strand. L’illusione di coerenza lineare, decostruita al proprio interno, fa vacillare il nostro senso del tempo, la nostra collocazione nello spazio e dunque, in generale, il nostro rapporto con la realtà.
[Andrea Cortellessa per Alfabeta2, attorno a un’opera di Marina Ballo Charmet]
Di Mark Strand in italiano è possibile leggere: L’alfabeto di un poeta, Brescia, L’Obliquo, 2001; 89 nuvole, ivi, 2003; La denarrazione, ivi, 2005; Pollo, ombra, luna & altro, ivi, 2010 ; L’inizio di una sedia, Roma, Donzelli, 1999; Il futuro non è più quello di una volta, Roma, Minimum Fax, 2006; Uomo e cammello, Milano, Mondadori, 2007 ; L’uomo che cammina un passo avanti al buio. Poesie 1964-2006., ivi, 2011 . A queste raccolte vanno accostate le prose poetiche di Edward Hopper. Un poeta legge un pittore, Roma, Donzelli, 2003 e la favola Il pianeta delle cose perdute, Roma, Beisler, 2002 e Il monumento, Roma, Fandango, 2010 .
Nota biografica e collegamenti con la pittura: http://digilander.libero.it/biblioego/strandnasi.htm
Qui invece un po’ di musica: http://www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/mostra_evento.cfm?Q_EV_ID=284677
E poi due parole da un blog appassionato sull’ultima raccolta antologica pubblicata in Italia:http://ettorefobo.blogspot.it/2011/12/luomo-che-cammina-un-passo-avanti-al.html
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