Sangue corrotto di Felicia Buonomo

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Oppressore

Lo dico al passato?
O al domani
sempre uguale alla mia pena,
che l’entusiasmo facile
è un tentativo fallito,
quando l’oppressore si diletta.
Vivo alla periferia dei pensieri altrui.
Lui dice che faccio la vittima.
La dottoressa dice che lo sono.
Ho dimenticato la parola io.

*

Giornale

Trattengo il dolore che dall’ipotalamo
sale alla smorfia della fronte.
Come se concentrarti davanti
possa trattenermi nel te che vorrei.
Sfoglio il giornale dei fallimenti voluti:
fitta, caduta, risalita. Vano tentativo di ascesa.
Dalla tv il sottofondo dell’emergenza.
La colonna sonora della mia speranza.
Vago tra i ventricoli che si ostinano
a pompare il sangue ormai versato.

*
Aspetto

Aggrappata al composto viscido
delle assenze. È un giorno di festa mancato.
La geografia dei sentimenti
ha ritmi geologici:
è tutto paura, si sente dappertutto.
Trattengo il diritto alla felicità
antecedente. La tragedia è
a un palmo di mano, occhi, bocca.
Maestra di sorrisi, a chi domanda
rispondo: «Aspetto domani».

Felicia Buonomo, da Sangue corrotto (Interno Libri 2021)

Illustrazione: collage digitale di Dina Carruozzo Nazzaro (AtelierD)