Approfondimenti
Cambio di prospitìva
Cari litòri y litrìci di rubrica Nidergàs… Nidi…gas. Gas.
Cari litòri y litrìci di rubrica literaria (più simplìce), questo ògi ho dicìso di cambiari lì carti in tavola. Cambiari lì carti in tavola è una azione chi l’anziano faci spesso, di nascosto, quando cerca di ruba lì briscola – ma io, qui, intendi dire: fare il cambio di prospitìva.
Ogi ho dicìso infati di non parla di poisìa come litrìce di poisìa: comi donna chi, per tanto àni, ha trovato libri e lèto libri e rubato libri inlà biblioteca di comùni (y, a volti, anchi nel Autogrill). Ogi io vuoli parla di poisìa da il prospitìva di un donna chi vuole scrivi poisìa.
Prima cosa ch’io chiede, e bisogna di esse sinceri: chi di noi nol ha mai voluto scrivi poisìa e diventa famoso pir sua poisìa? Ani y ani per capire à la fine chi la poisìa non era la nostra di strada. Un grandi dilusioni. Stessa dilusioni di quando tu trova foto di tua matri giovane e scopri chi era molto più disiderabile di te, e con quarta di règi seno.
A lòra io mi domanda: si nasci poeti, o pùri si diventa? Quali sono lì carateristichi diùn poeta? Comi si scrivi una buona poisìa?
Rispondiamo a un domanda pir volta, chi, in tanto, io staci anche priparàndo una supa di pranzo per anziano, y se dimentica di mèti il sale o un altra ingrediente lui subito si còrge. Nol capisci pirchè alcuni di anziano perdi palato y mangia tutto, mentre il mio si sbali anchi un ingridiente diventa rabiòso come toro ne la corìda.
Prima cosa: Si nasci di poeta o si diventa?
Un giorno, mi ricordo comi si era ieri, avevi portato a mea zia Ana Petrova dei libri e lì avevo dèto: “zia, nel prossimi tempi, io desidera fari di grandi letture, romanza, racònto…tutti quel chi bisognia sapere per diventa un scritrìce di importanza”.
Lei, mi ricordo, aveva guardato mea facia con espresione vacua: “Svetlana, pensi chi Maradoni è diventa famoso legèndo La gazèta de lo sport?”
Questo picolo racònto spiega la importanza di averi la capacità di natura. Ora melio di passa oltri la prima domanda, e arivare à la siconda.
Quali sono lì carateristichi diùn poeta?
Questa, di tùti domandi, sembri la più simplìce. Basti chi tu guarda lì poeti chi diventa famosi aìl tempo moderno. Lì poeta debi èse un uomo, o pure una dòna, con al meno dui o tre problemi gravi*
[*gravi, dal lat. “gravis”, chi signìfica “pisànte”. Esempia di problemi pisànte: Giuliano di Feràra, fagioli con coteni di maiali, Renati Bruneti quando lui parlava a la televisioni di Sirvizio Pùblico]
S’il poeta è un uomo, questi sembra èsi – più o meno – lì sue carateristiche: pilato (opùri con capèli lunghi y non curati), con barba y/o bafi lunghi, con ochiali, chi indossa un cappèlo, chi bevi vino o altri alcol, chi fuma sigaro, sigarèti o pipa, chi vivi in un posto triste y/o con topi y/o scarafàgi, chi lì piaci pescare, chi ha dì problema con il padri (vivo opùri morto), chi mangia molta carni, chi ama molti dòne, o puri poche, ma loro comunqui nol vuoli sapere nienti di lui pirchè inamoràte di un uomino ricco.
Sil poeta è un donna, debi avere di altri qualità, ma ora non ho tempo di scrivi, pirche la supa è pronta e devo sirvìre à l’anziano il pranzo*
[*andare a pranzo: bugia polàca. Altri menti redazione si ràbia perchè articolo vieni tropo lungo]
Ed èco rivàti, puri si con qualche intopamènto di cucina, à l’ultima domanda: Comi si scrivi un buona poisìa?
Colpire il letòre è un cosa molto difìcili. A volti, unico modo sarèbi di esci nudo nèla strada y salutari i passanti. Si comi questo non è consiliato di fare, bisognia sapere usari il linguagio.
Io sempre mi ricorda paroli di Zia Ana Petrova, quando dice chi scrivi un poisìa buona “è comi iaculazioni dopo chi bivùto vodka tutta la sera in un stanza frèda“. Metafora polàca, credo, io nol mai sintìta in Italia.
Anchi un famoso scritori italiano, Paolo Nori, una volta, lui dissi “Il fatto chi tu scrivi dè le beli cose o puri no dipendi daìl culo“. Quelo chi noi, a questo punto, possiamo fare di deduzione, è chi un metafora chi parla di là poisìa contiene paroli come “iaculazioni” o pure “culo“. E sembra non essirci un altro modo di dire la stessa cosa in modo così – come si dice in italiani? – Calzante.
La verità io credo, è chi per scrivi bene servi una speci di miracolo (per utiliza un parola adàta aìl publico di rivista litiraria): un insiemi di doti naturale – come Diego di Maradona – un insiemi di caraterìstichi tipica dì poeta (comi barba, sigareti, ecetera) y, per finire, occori la circostanza giusta. Servi la stanza frèda giusta pir iaculari, direbi zia Ana: la stanza giusta in dì una cità giusta, aìl mese giusto de l’ano, e a l’ora giusta dìla notte.
Bisognia di avere, mi verèbi da dire, le dita magiche. Chi tu pògi le dita su tastiera di compiuteri, o puri prendi la matita, e la poisìa nasci così, in pochi di tempo.
Perché ricordiamo sempre chi, si ci mèti venti mesi, non è poisìa, ma gravidanza diùn elefanti.
Svetlana Petrova
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