Approfondimenti
Abbasso la libertà
Agli insorti madrileni contro le truppe napoleoniche. Due di maggio. Abbasso la libertà. Abbasso la libertà.
C’è acqua nelle mie mani e le mani
sono asciutte, sull’acqua si è stretto
il tempo di una lunga radice di mani
aride, più grandi dell’acqua,
più grandi della notte in cui sorride
il tempo di chi implora una forma,
non l’acqua, il nutrimento,
l’inedia della forma che innalza
un occhio d’acqua, un trofeo di sete
ignorato dalle bocche.
Sotto il trofeo di sete c’è un ventre
che è tavola alle bocche senza fame
e senza sete, c’è un ventre che trema
per una bocca,
per una bocca aperta.
Abbasso la libertà.
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