Ante coitum animal triste

La sobrietà mi ripugna. Vedere le cose nella loro precisa forma. Vedere le cose massacrate dalla loro precisa forma. Io voglio frugare nella ferita, aprire le labbra della cicatrice.

A questa troia bionda a cui m’inginocchio perché mi schiacci come una merda non è sufficiente il denaro per non innervosirsi di fronte alla pigrizia porno delle mie lacrime. È posseduta dalla grama sorte dell’erotismo, lo sfacchinaggio indefesso dell’identità.

Ubriacarmi ogni sera è la mia forma di sorridere ogni sera. Se vuoi vedermi sorridere devi metterti nelle mie vene come l’alcool. Io non sorrido per una spettatrice.

Io sono troppo morto per dormire tranquillo e troppo vivo per vivere sobrio.