Devo lavare i piatti (St. François, Guadalupa)

Che vi piacciano gli ammicchi di Chaplin e non il non sguardo di Keaton definisce chiaramente il vostro ambito: il cesso.

La solitudine è la condizione ineludibile per bere ed amare.

A chi la vita fa schifo non gli viene in mente di conversare: si ubriaca, si droga o si fa seghe, cioè monologa, come faccio io.

Lo schifo è come mi godo la vita.

Scrivo sempre in uno stato d’ebbrezza, provocata dall’alcool e/o dalla tristezza. La tristezza m’inebria, più dell’eroina. Quando mi passa, non ricordo più quello che ho scritto. Dopo un po’ vado a rileggerlo e non mi ci riconosco, che figata.

Non m’interessa il costume nazionale. Sono un nudista apolide.

Io sono morto da quando avevo vent’anni. Voi vent’anni non li avete mai avuti, siete nati morti. Per questo siete sopravvissuti.

Che la vita sia una merda è dovuto al fatto che non sono uno stronzo.

Adesso devo andare a lavare i piatti.