DIRE, FARE. BACIARE

a cura di Ianus Pravo

Il dòp / pio è / u / na rò /sa / malá / ta / che càde.

Ascolto il giambo, la sillaba breve sulla sillaba lunga, lo zoppichío di Edipo, di Tiresia. Il colpo di bastone sulla terra, il risucchio del bacio in cui crepita la cecità.

Il bacio è la forma suprema della cecità. L’amante che sopporta lo sguardo dell’amata, ha sbagliato amata.

E baciare è esiliarsi. Esiliarsi a Colono.

E Mosè senza Aronne: baciare è togliere e togliersi la parola.

E ciò che conta è sempre l’ultimo bacio. Il primo bacio è la ripetizione dell’ultimo.