Gentiluomo che tiene le mani a una ragazza – Kenneth Fearing

a cura di Paola Silvia Dolci

Il primo acquisto dell’anno, ieri, da Strand: 
The world’s WORST poetry, an anthology.
7$50, è un buon titolo.
Vorrei raccogliere le poesie 
più schifose dei poeti italiani contemporanei.
Poeti, la cui opera sia riconosciuta 
– non da amici, parenti e circoli; 
gente che abbia scritto anche versi dignitosi. 
Le boiate, rido,
“for I love bad poetry as much as I love good poetry.”

Gentiluomo che tiene le mani a una ragazza

Di te, entrambe le quantità conosciute e sconosciute, ma
             innanzitutto, quelle sconosciute,
Dei misteri delle arcate e dei legamenti, la 
            disputa dei nervi e dei muscoli, l’incantevole
            enigma delle giunture,
Degli occhi corvini e dei capelli castani,
Dell’ultima star del cinema, e di Hollywood, e di un lavoro
            che paghi in pane, e quindi dei debiti, presenti 
            e passati. Il passato?

Del passato distante. Di occhi castani e capelli corvini.
            Di occhi blu e capelli biondi. Capelli rossi e 
            occhi nocciola. Occhi grigi.
Di perfezione: immaginabile ottenerla?
Di tempo e di cambiamento e di fortuna. Proprio ora, tornando
             da Actarus, di te.

Dei cappelli pazzi e negligé nei negozi lungo la
            avenue, di profumi e merletti;
Un sorprendente frammento improvviso, qui, spara alla superficie
            della prima giovinezza;
Di Freud, e per un momento di Krafft-Ebing. Di
           Havelock Ellis (leggerlo tutto un giorno).

È come fare un passo dentro lo specchio, o come volare
attraverso lo spazio?

Dell’indubitabile inizio della vita, e della sua
            indubitabile fine,
Del miraggio dentro il miraggio
Con tutte le figlie di tutte le figlie riassunte,
             alla fine, in te.

Traduzione di Paola Silvia Dolci.
Buon 2013.