Io li chiamo Trinità

 Se io ho voglia di fottermi una, le dico che vorrei fottere con lei, e non che scrive poesie bellissime. Perché io sono io, e tu sei un bavoso.
Poi c’è quell’altro che scrive romanzi sulla mamma. Io non scrivo romanzi sulla mamma,  io li scrivo sulla puttana che mi fa un pompino per sessanta euro. Tua madre pagava per farli.
E infine c’è quell’altro che pratica la salvezza ogni giorno, come la defecazione. Io non credo alla salvezza, tantomeno come merda, perché non sono uno stronzo come te.
Io li chiamo Trinità: tre individui, che sono un solo, il solito, pezzo di merda.