Io mi prendo l’AIDS

Voi non vi ferite. Ma se vi ferite… come potete guarire? Come potete avere il cattivo gusto di guarire? Il vostro entusiasmo per la salute è una schifosa proliferazione di cellule, la vostra salute è cancerìgena, futile eterno a disprezzo dell’eterno effimero della ferita. In ogni mia ferita io ho il tempo contato, perché ogni mia ferita è per sempre, al contrario di me. Io ho il merito di essere un’immunodeficienza. Lasciate che le ferite vengano a me, e vi restino. Voi fate letteratura necessaria, poi alzate il culo dalla sedia, e andate a lavorare, sani. Scrivendo prendete al massimo l’influenza, soffiatevi il naso, e come nuovi. Io mi prendo l’AIDS.