Approfondimenti
LA LETTRE SOUS LE MANTEAU 1
“La poesia è, fra le scienze, la giovinezza. Da fanciulla avrà avuto l’aspetto dell’angelo sotto la Madonna il quale si preme il dito sulle labbra come a dire che non si fida di questa leggerezza.”
Novalis
il dado di Guez Ricord
Enunciazione dell’Angelo di Efeso, che mi perdoni il suo nome! Che sia io per non esserlo stato, la promessa dello Spirito di darmi da mangiare l’Albero della Vita, che ci rende uno con tutti di un solo e molteplice sembiante in Gesù Cristo, essendo stata tenuta per me dopo tanti altri che si riposano con i sette dormienti sui principi della Chiesa dell’Amen. Che mi perdonino l’esortazione che fende in sette la luce della Chiesa Cattolica Romana che permane una nella sua visione, Lei che osa guardare i candelieri a sette bracci per non scorgervi/ vedervi che una sola fiamma. Che mi perdoni la ricerca del candeliere sacro a otto bracci, il simbolo del matriarcato. Che venga questo angelo che mi ha visto prima che me ne penta, questo angelo neutro che sale in Gabriel/le e scende in Lucifer/a la scala di Giacobbe.
Esortazione della chiesa di Efeso? è la domanda che richiede. Lei, Maria, una e molteplice nel Suo Nome il solo testimone della terra con la colomba del mistero dell’Annunciazione, il primo sigillo del Libro, rimasto aperto dopo duemila anni nei tempi storici. Lei, Maria, riceve la testimonianza dell’Annunciazione. Che Maria di Efeso mi perdoni il furto del dado di Giovanni.
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