La nudità in tumulto

La nudità è il destino comune degli amanti-amati e dei morti. La nudità è dei ciechi. Non può guardare se stessa, e nemmeno può vedere la nudità che ha di fronte. Solo può vedere la nudità che non può vedere.

La nudità in tumulto ed il comune istante,
la parola colpisce e sulla parola trema
e in nulla l’ho veduta e non ne conosco il corpo.
In nulla la mia luce ubbidienza a profanarla.
In nulla il suo perdono all’ubbidienza dovuta.
Perché mi veda, veda che non la vedo, vedo
perché mi dà la morte e io la uccido, la uccido.
Dinanzi al suo giudizio che la mia pura immagine,
ob scaenam Virginem     dà già condanna, materia
che travalica il phôs, e metá phôs tou kósmou,
et loquor de silentio e le dò forma, forma.