L’ispirazioni poetica

“Ispirazioni. Rispiraziòni. Razioni. Spizio. Rispira piano per non far rumori, ti adormènti là sera y ti risvegli col soli. Soli. Mattino. Colazioni. Tramezino grigliato caldo con il formagio chi cola.”

Abiamo qui elencato un viloce flusso di coscienza linguistica. Un picolo gioco chi si puoi fare mentre chi anziano dormi, pir esempio, o si tu nol ha un cazzo da fare nì la vita.
Ma cosa è davvero la ispirazioni? Sopra di tutto, la ispirazioni esisti?
Nì una poisìa, basti solo la ispirazioni, o ci vuoli anchi la tecnica di costruire il testo? (O puri è suficienti solo la sicònda?)
E, ancora, chi rapòrto ci è tra l’ispirazioni y il lavoro di lima? E tra l’ispirazioni y l’uso de il linguagio? E tra i ravioli polàchi y queli cinesi? E tra Renzi y Mister Bin? 

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I s p i r a z i o n i : basta chi tu lègi la parola, y subito ti senti  i s p i r a t o. Come vento di inverno chi sòfia sui capèli di cavalli; comi pittrice canadese chi vivi nel bosco dì le fate; comi Bèpi Grilo prima dìl comizio popolare: la energia dìl mondo entra da le narici ed esci da… no, aspèta. Sicondo me, noi stiamo usando un definizione sbaliàta. Ho l’impresioni chi, la gente, quando si riferisci à l’ispirazioni pensi a qualche cosa di diverso da queli chi è veramente. Ma a l’ora, in cosa consisti da vero l’ispirazioni?

Nienti a che vedere con qualchi cosa di divino. Nienti aria. Nienti distacco dì la coscienza. Nienti possessioni. L’ispirazioni senz’altro isìsti, ma non è nulla di tùti ciò.
Ve siete mai chiesti come faceva la vostra nòna, di domenica à il pranzo, a cucinari solo con lì cose de l’orto y qualche galìna ogni tanto, dè i piàti squisiti? E che lei ne meno usava un ricèta con i dosaggi, vi siete acòrti? “La nòna” – dici qualche uno – “è magica“. “La nòna” – dici qualche e duno altro – “ha visùta la guèra y ha imparati a cucina con ingridienti poveri”. “La nòna” – dici il terzo bambino, quèlo dipiù in teligènti – “ha otanta y nove àni e ha fato in tempo ad impara tuti ricèti a memoria“.
Ecco, questo ultimo bambino ha di molta ragione, ma la sua spiegazioni nol è suficiènti. Il motivo pir cui là nona cucini così bene è lo stesso motivo pir cui, si tu camìna pir le strada di New York, vedi solo lì strade, i pàlazi, le insegni y la genti, mentri Wudi Alen no, lui decidi uno due tre di girari il trentesimo film da record incassi. E’ la ispirazioni, chi faci là diferenza.

Possiamo figurarci la ispirazioni comi quando tu sente il sapore dèil cibo prima ancora di avere messo il primo ingridiènte nì la padella, o comi quando un pitòre vide il quadro già completo prima ancora di mischari i colori su là tavolozza, o comi quando il rigìsta imagina il film tutto intero mentri è sdraiato sudìl suo letto in casa. Ecco, pir la poisìa sucèdi lo stesso. Magari sei sudì un autobus dentrolà nèbia chi devi tornare a casa e, à l’improviso senti il bisogno di scrivire. Comi sucedi con la prostata, chi senti il bisogni di andare al bagno: lo stesso.

Abiàmo detto chi l’ ispirazioni isìste, ma a chi viene? Può vinìre a tutti, comi l’ictus? O ci è una disposizioni naturali comi il diabete? O dipende solo da te, comi la obisità? (Ho ascoltato sempri pir tre àni il famoso Luciano Onder di Midicina Trentatrè)
E pir rispondi a questa domanda noi possiamo dicidi: A, di essire comunnisti; B, di essire dimocratici; C, di essire filoamericani per la meritocràzia.
Si dicidiamo per “A“, l’ispirazioni è per tutti: imìgrati donne bambini uomini chi si lava chi nol si lava chi ha studiato chi fa l’agricoltore. Servi solo un buona scuola gratis pagata dà lo stato, e il mondo sarèbi miliore.
Si dicidiamo “B“, diciamo che bisogna fari in modo di svilùpa lì capacità dati a ciascuno di natura: molti sono capaci di scrivi, ma forsi, ancòra, nol lo sanno.
Si dicidiamo per “C“, compari un dito medio su lo schermo nero di nostra esistenza.
A l’ora io propongo di lasciare perdi la domanda su chi è davero capaci di scrivi, e passare a parla dì la costruzione del testo.

Sicuro, quando io lègi grandi testi di poeti russi sudamericani inglesi romeni italiani y così via, nol posso credi che si tratto solo di una costruzione di testo. E ni suno, se dibìmo dire il vero, lo credi tranni il famoso Aristotile.

Aristotile dentro il suo libro scrito in lingua greca, la Poetica, (chi si nol hai studiato un po’, nol capisci un cazzo di cosa dici), lui spieghi che importante è la trama y la costruzione, mentre il resto “solo si c’è tempo, al posto de gratarsi il culo”. Artistotile dici che il testo si fa con una costruzioni di tempo luogo personàgi azioni movimenti come un film di gùera in tredì americano, ma senza tredì senza america y senza film.

Beh, Aristotile dici un mezza stronzata. Mezza: in fatti nol si può negare, chi si tu hai la ispirazione comi  Woody Alen ma nol ci hai la telecamera i soldi li uomini per filmare lì atori, è dificile. Cosa, è dificile? La vita. Y cucinare bene lì ravioli senza chi si rompono. Y fare l’amori in ascensore. Y patinàre sul ghiacio con l’artrosi. Tanti cose. Ma, sopra di tutti, è difìcile svilupàri l’ispirazioni si tu nol conosci le tecniche.

Il poeta, per scrivi bene, devi avere lèti molti testi. O pochi, pirò bèlli. Ma io, a questo punto, dovrèbi parlare di cosa è la tecnica; di cosa è il lavoro di lima. Che lima si usa? Lunga, corta? O puri è solo una metafora? Ci è uno stile meliore, o puri fai quèlo chi ti pare? E i versi, come si dicidi di andare a capo? E i nomi, maiuscolo o minuscolo? Li agitìvi, tanti, pochi…? Lì averbi, si o no?
Paroli vecchie, paroli nuove…? Innovazioni o tradizioni? Cielo viola o puri blu? Il linguagi chi tu usi, lo devi capire tutti, o pure solo lì ubriachi la notti di natale? Associazioni viloci o puri costruzione di frasi? Prima pirsona o puri no?

E, ancora, bisogna scrivi in italiano? O puri in dialetto? O puri in inglese perchè faci più figo? Si tu hai un poisìa e agiùngi dei posti americani, diventi famoso? Bisogna scrivere “La Giovanna” o puri “Johanna”? Chi scrivi “La Giovanna” è un poeta sfigato?
E si io decidi di parlare di mia vita, pir esempio, di quando scapàta da Varsavia e veniùta in Italia e trovato casa me sono inamoràta, a qualcuno glie potrèbi interessari?
Non lo so. Ma sono filice.

Svetlana Petrova